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Molto R.do Padre. Ho tardato di rispondere a V.R. perchè la sua mi fu data ne giorni santi, ne quali non ci era commodità di trattare con N.S. Ho per trattato con la sua, la quale desiderava che li religiosi caduti in scommunica per non haver rivelato, fussero pur che rivelassero. Ma dicendogli io che questo era troppo et che forse non si sariano potuti condurre a farlo, alla fine si contento la S.tà sua di condescendere all'infirmità humana, et per mezo di questa mia lettera da autorità alli confessori ordinarii di potere assolvere da tutti li peccati et scommunica riservata a qualsivoglia superiore, et dispensare nell'irregularità incorsa, et ohe non siano obligati a rivelare le cose passate; et tutto questo, in foro conscientiae tantum, et una volta sola, et quanto al passato, purche per l'avenire osservino gl'ordini della religione. Con questo mi raccomando alle sante orationi di V.R. Da Roma li 11 d'Aprile .1 6 1 1