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Molto Illustri Signori. Il Signor Arciprete Pico mi hà data lo lettera delle SS. VV. et insieme mi hà parlato di quanto teneva ordine do loro; et perche desidero fargli ogni servitio, non hò mancato di essortare li Padri Celestini alla quiete per il negotio delle reliquie si come loro mostrano desiderare; ma perche si tratta di conservare reliquie, che tanto devono essere care alle SS. VV., quanto a detti Padri Celestini, non doveria essere in dispiacere alle SS. VV., che si tenessero più chiavi et fossero spartite tra le SS. VV. et l'istessi Padri. Nel resto vedremo quello che farà lo Congregatione de Vescovi, alla quale mi rimetto et alle SS. VV. prego da Dio vero bene.<lb/>
 
Molto Illustri Signori. Il Signor Arciprete Pico mi hà data lo lettera delle SS. VV. et insieme mi hà parlato di quanto teneva ordine do loro; et perche desidero fargli ogni servitio, non hò mancato di essortare li Padri Celestini alla quiete per il negotio delle reliquie si come loro mostrano desiderare; ma perche si tratta di conservare reliquie, che tanto devono essere care alle SS. VV., quanto a detti Padri Celestini, non doveria essere in dispiacere alle SS. VV., che si tenessero più chiavi et fossero spartite tra le SS. VV. et l'istessi Padri. Nel resto vedremo quello che farà lo Congregatione de Vescovi, alla quale mi rimetto et alle SS. VV. prego da Dio vero bene.<lb/>
Di Roma il di 18 di Marzo 1610.
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Di Roma il di 18 di Marzo 1610.<lb/>
 
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Molto Illustri Signori. Il Signor Arciprete Pico mi hà data lo lettera delle SS. VV. et insieme mi hà parlato di quanto teneva ordine do loro; et perche desidero fargli ogni servitio, non hò mancato di essortare li Padri Celestini alla quiete per il negotio delle reliquie si come loro mostrano desiderare; ma perche si tratta di conservare reliquie, che tanto devono essere care alle SS. VV., quanto a detti Padri Celestini, non doveria essere in dispiacere alle SS. VV., che si tenessero più chiavi et fossero spartite tra le SS. VV. et l'istessi Padri. Nel resto vedremo quello che farà lo Congregatione de Vescovi, alla quale mi rimetto et alle SS. VV. prego da Dio vero bene.
Di Roma il di 18 di Marzo 1610.
Delle SS. VV. molto Illustre
Affettuosissimo
Il Card. Bellarmino
Ai SS. Eletti del Magistrato dell'Aquila
manu Secretarii
Subscriptio Bellarmini