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dato quel ragguaglio, che sia bisognevole per questo negozio. Supplico V.S. Ill.ma e R.ma tener in se quel che narro nella prima faccia di questa, perchè in questi tempi sospettosi da questi gelosi signori e agli ecclesiastici poco bene affetti potrei ricever travaglio tale, che a me fosse di notabil danno, e a lei, che per sua bontà si degna tenermi sotto la sua tutela, di disgusto. Facciole umilissima riverenza e con baciarle le vesti le prego dal S.re perpetua felicità.
Di Venezia il di 21 di febbraio 1609.
Di V.S. Ill.ma e Devotiss.ma e oblig.mo servo
f. Don.o Camp.a
All'Ill.mo e R.mo Sig.r patron mio col.mo , il Sig.r cardinale Bell.o.
Roma.