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Ci siamo risoluti il Padre [[citesName::Andrea Greco]]<ref>"[...] suo intimo amico il P. Andrea Greco col quale aveva continua e domestica non meno che negli studi che nelle cose dell'anima [...] ''[[citesWork::Della Vita di Roberto Cardinal Bellarmino]]'', Roma, 1678, p. 387.</ref> e io, di non andar avanti in emendare l'opera del P. [[citesName::Ludovico Buggerio]] di buona memoria, parte per esser imperfetta, mancandoci la risposta alle calunnie contra alcuni libri della Chiesa, e alcuni del Sommo Pontifice; parte per aver bisogno di troppa emendatione, che saria bisognato spesso farla di nuovo. In cambio di questa opera lunga il Padre Andrea farà un libretto piccolo raccogliendo dai volumi del P. Ludovico le bugie e errori dell'avversario, che basteranno per screditarlo. Il medesimo Padre si è offerto di rispondere al Vitachero Inglese e Sibrando Frisone, che hanno scritto contra la prima controversia De Verbo Dei. I quali due autori dicono lo stesso, e uno ha preso dall'altro. Ho dato conto di questo alla sacra Congregatione del S.to Officio, e la Sacra Congregatione mi ha scritto, che io dia licenza al suddetto Padre di tener e legger i libri eretici necessari per questa risposta. Supposto questo, prego V.P.R.ma di due cose, prima che lei consulti con i Padri, e risolva, se è bene, che il P. Andrea pigli questa impresa; perchè io ci sto dubbio, e mi saria parso meglio, che avesse risposto a simili autori eretici qualche Padre Tedesco o Francese, che ha più copia di simili libri, e più notizia delle cose loro; e forse non è male il parere di alcuni, che dicano, non essere necessario rispondere, perchè chi legge i libri, si accorge facilmente, chi ha ragione, e chi ha il torto, e di questo parere è quel [[citesName::Giusto Calvino]], alias, Giusto Baronio, che fa professione di essersi convertito per la lettura de miei libri, ancor che avesse letto i libri contrari. E in questo particolare desidero grandemente che V.P. e gli altri Padri non guardino a quello che pensano che io desideri, ma a quello, che è più gloria di Dio, e utile dell'anime, che questo solo pretendo.
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Ci siamo risoluti il Padre [[citesName::Andrea Greco]]<ref>"[...] suo intimo amico il P. Andrea Greco col quale aveva continua e domestica non meno che negli studi che nelle cose dell'anima [...] ''[[citesWork::Della Vita di Roberto Cardinal Bellarmino]]'', Roma, 1678, p. 387.</ref> e io, di non andar avanti in emendare l'opera del P. [[citesName::Ludovico Buggerio]] di buona memoria, parte per esser imperfetta, mancandoci la risposta alle calunnie contra alcuni libri della Chiesa, e alcuni del Sommo Pontifice; parte per aver bisogno di troppa emendatione, che saria bisognato spesso farla di nuovo. In cambio di questa opera lunga il Padre Andrea farà un libretto piccolo raccogliendo dai volumi del P. Ludovico le bugie e errori dell'avversario, che basteranno per screditarlo. Il medesimo Padre si è offerto di rispondere al Vitachero Inglese e Sibrando Frisone, che hanno scritto contra la prima controversia De Verbo Dei. I quali due autori dicono lo stesso, e uno ha preso dall'altro. Ho dato conto di questo alla sacra Congregatione del S.to Officio, e la Sacra Congregatione mi ha scritto, che io dia licenza al suddetto Padre di tener e legger i libri eretici necessari per questa risposta. Supposto questo, prego V.P.R.ma di due cose, prima che lei consulti con i Padri, e risolva, se è bene, che il P. Andrea pigli questa impresa; perchè io ci sto dubbio, e mi saria parso meglio, che avesse risposto a simili autori eretici qualche Padre Tedesco o Francese, che ha più copia di simili libri, e più notizia delle cose loro; e forse non è male il parere di alcuni, che dicano, non essere necessario rispondere, perchè chi legge i libri, si accorge facilmente, chi ha ragione, e chi ha il torto, e di questo parere è quel Giusto Calvino, alias, [[citesName::Giusto Baronio]], che fa professione di essersi convertito per la lettura de miei libri, ancor che avesse letto i libri contrari. E in questo particolare desidero grandemente che V.P. e gli altri Padri non guardino a quello che pensano che io desideri, ma a quello, che è più gloria di Dio, e utile dell'anime, che questo solo pretendo.
 
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Revision as of 11:02, 1 March 2018

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R.mo Pre. mio,
Ci siamo risoluti il Padre Andrea Greco[1] e io, di non andar avanti in emendare l'opera del P. Ludovico Buggerio di buona memoria, parte per esser imperfetta, mancandoci la risposta alle calunnie contra alcuni libri della Chiesa, e alcuni del Sommo Pontifice; parte per aver bisogno di troppa emendatione, che saria bisognato spesso farla di nuovo. In cambio di questa opera lunga il Padre Andrea farà un libretto piccolo raccogliendo dai volumi del P. Ludovico le bugie e errori dell'avversario, che basteranno per screditarlo. Il medesimo Padre si è offerto di rispondere al Vitachero Inglese e Sibrando Frisone, che hanno scritto contra la prima controversia De Verbo Dei. I quali due autori dicono lo stesso, e uno ha preso dall'altro. Ho dato conto di questo alla sacra Congregatione del S.to Officio, e la Sacra Congregatione mi ha scritto, che io dia licenza al suddetto Padre di tener e legger i libri eretici necessari per questa risposta. Supposto questo, prego V.P.R.ma di due cose, prima che lei consulti con i Padri, e risolva, se è bene, che il P. Andrea pigli questa impresa; perchè io ci sto dubbio, e mi saria parso meglio, che avesse risposto a simili autori eretici qualche Padre Tedesco o Francese, che ha più copia di simili libri, e più notizia delle cose loro; e forse non è male il parere di alcuni, che dicano, non essere necessario rispondere, perchè chi legge i libri, si accorge facilmente, chi ha ragione, e chi ha il torto, e di questo parere è quel Giusto Calvino, alias, Giusto Baronio, che fa professione di essersi convertito per la lettura de miei libri, ancor che avesse letto i libri contrari. E in questo particolare desidero grandemente che V.P. e gli altri Padri non guardino a quello che pensano che io desideri, ma a quello, che è più gloria di Dio, e utile dell'anime, che questo solo pretendo.


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  1. "[...] suo intimo amico il P. Andrea Greco col quale aveva continua e domestica non meno che negli studi che nelle cose dell'anima [...] Della Vita di Roberto Cardinal Bellarmino, Roma, 1678, p. 387.