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Ill.re e m.to Rev. Sig.re. Le lettere di V.S. non possono se non apportarmi contento venendomi da persona ch'io amo e stimo, e però può assicurarsi che la sua delli 2 di questo m'ha consolato, intendendo che se la passi con buona salute e con buona soddisfazione dell'uno e l'altro di cotesti Signori, di che me ne rallegro, e prego il Signore che la conservi in sanità e nella stessa soddisfazione. Ringrazio V.S. del contento che si è presa dell'acquisto, che ha fatto dell'Abbadia di S. Benedetto e della pensione, che mi pagava il S Card.l Antoniano che sia in cielo. Piaccia a Dio che tutto sia speso da me a gloria di sua divina Maestà e in salute dell'anima mia. Certo V.S. avrebbe potuto piuttosto condolersi meco, poichè avrei anteposto la vita del S.r Card.le Antoniano a mille pensioni, perche mi era vero amico e Signore. Conservisi V.S. e preghi il Signore per me, ch'io farò lo stesso per lei, si come faccio ora, raccommandandomile di cuore. Di Capua il di 20 di settembre 1603.
Di V.S.
Come fratello
Il Card.le Bellarmino.
S.r Ant.o Angelucci Vic.o di Parma.