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Ill.mo e Reverend.mo Signor mio oss.mo.
E ben stata la disgrazia mia che conforme al desiderio mio V.S Illustrissima non abbi ancora voluto onorarmi di suoi comandamenti acciocche congiungendo io con la volontà gli effetti potessi gloriarmi di non essere servitore inutile come sono stato sin hora. Pur resta sempre viva la memoria di obblighi infiniti ch'io debbo al merito e alla benignità sua, onde chiamandomi il tempo e il debito mio a darne nuova sicurezza e fede, vengo a soddisfarlo con le presenti righe, sperando che tra i voti felici fattoli dai suoi servitori infiniti a questo capo d'anno, concorrerà insieme il mio alla gratitudine di V.S. Illustrissima e tanto più che non cedo a nessuno in ardore di zelo et di devozione verso il suo prospero stato. La supplico dunque di ricever queste fronde della volontà mia fin tanto che con la sua benignità si degni ricogliere gli frutti d'un animo pieno di stima di rispetto e d'affetto al nome suo. In questo mio intento rimettendomi a qualche effetto della mia servitù per non infastidire più V.S. Ill.ma di parole, farò fine con pregar Iddio che la conservi felice non solo questo anno prossimo ma quanti altri che lo porta in generale il bene della cristianità e il mio desio in particolare e le bacio umilmente le mani.
Di V.S. Ill.ma
Affezionatissimo Servitore
Bethune.