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Lecce ^ 1 5 Dee.1602.
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Al principio narrava quel Santo Padre schiettamente la difficultà che haveva havuto in rispondere a quella lettera, per non essere quella cose da esserne esplicate da lui.<lb/>
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Al primo punto rispose, che il cardinale non haveva fatto peccato nessuno in ricevere quell'Arcivescovato, sì perche il Papa l'haveva ordi nato, sì anche perche Christo nostro Signore vuole, che gli huomini habbino questa dignità, e non gli Angeli. E così mentre li prelati hanno da essere huomini, tutti quelli ne sono degni, che il Papa elegge alla Prelatura Pastorale. <lb/>
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Al secondo punto rispose, che per l'istesse ragioni non era obligato arinuntiare, massimamente che haveva inteso, che Sua Signoria Illustrissima governava quella Chiesa con grandissima vigilanza e somma sodisfattione.<lb/>
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Al terzo andò un pezzo scusando, che non sapeva che si dire; pure soggiunse,che si pensava, che il Signor Cardinale saria andato al Paradiso, parche haveva sentito dire, che tanti anni nella nostra Religione haveva vissuto con molto puntualità et osservanza, e nella Prelatura attendeva all'aiuto dei prossimi, faceva elemosine e cose simili.<lb/>
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(1). P.Beatilli dicit se exeunte anno 1602 fuisse ministrum Collegii Leccensis; Realinum primum noluisse respondere ad epistolam Bellarmini, dicentem non esse prophetam; Realinum autem respondisse oboediendo Rectori, Patri Vincentio Matrese. Addit P. Beatilli rectorem sibi responsionem Patris Realino legendam tradidisse.
  
B.Bernardino Realino ad Bellarminum
 
  
Il Padre Realino rispose: Al principio narrava quel Santo Padre schiettamente la difficult� che haveva havuto in rispondere a quella lettera, per non essere quella cose da esserne esplicate da lui. Al primo punto rispose, che il cardinale non haveva fatto peccato n n^^suno in ricevere quell'Arcivescovato, s� perche il Papa l'haveva ordi nato, 3� anche perche Christo nostro Signore vuole, che gli huomini habbino questa dignit�, e non gli Angeli. E cos� mentre li prelati hanno da essere huomini, tutti quelli ne sono degni, che il Papa elegge alla Pre latura Pastorale. Al secondo punto rispose, che per l'istesse ragioni non era obligato arinuntiare, massimamente che haveva inteso, che Sua Signoria Illustris sima governava quella Chiesa con grandissima vigilanza e somma sodisfattio-
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ne. Al terzo and� un pezzo scusando, che non sapeva che si dire; pure soggiunse,che si pensava, che il Signor Cardinale saria andato al Paradiso, parche haveva sentito dire, che tanti anni nella nostra Religione haveva dssuto con molto puntualit� et osservanza, e nella Prelatura attendeva all'aiuto dei prossimi, faceva elemosine e cose simili. Mi ricordo di piu,che soggiunse nella detta lettera, come sperava,che il Signor Cardinale havesse a perseverare nella fine nell'istesso stile esemplare, che perci� si saria salvato^^^*
 
Summar.process.beat.1675 pp.45-4 6 . Processus Cap. fol.30: testimonium Patria Antonii Beatili! S.J.
 
^^^P.Beatili! dicit se exeunte anno 1602 fuisse ministrum Collegi! LeccenRealinum primum noluisse respondere ad epistolam Bellarmin!, dicen-
 
se non esse prophetam; Realinum autem respondisse oboediendo Rectori, Patri Vincentio Matrese. Addit P. Beatili! rectorem sibi responsionem Pa*^ls Realino legendam tradidisse.
 
 
 
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Il Padre Realino rispose:
Al principio narrava quel Santo Padre schiettamente la difficultà che haveva havuto in rispondere a quella lettera, per non essere quella cose da esserne esplicate da lui.
Al primo punto rispose, che il cardinale non haveva fatto peccato nessuno in ricevere quell'Arcivescovato, sì perche il Papa l'haveva ordi nato, sì anche perche Christo nostro Signore vuole, che gli huomini habbino questa dignità, e non gli Angeli. E così mentre li prelati hanno da essere huomini, tutti quelli ne sono degni, che il Papa elegge alla Prelatura Pastorale.
Al secondo punto rispose, che per l'istesse ragioni non era obligato arinuntiare, massimamente che haveva inteso, che Sua Signoria Illustrissima governava quella Chiesa con grandissima vigilanza e somma sodisfattione.
Al terzo andò un pezzo scusando, che non sapeva che si dire; pure soggiunse,che si pensava, che il Signor Cardinale saria andato al Paradiso, parche haveva sentito dire, che tanti anni nella nostra Religione haveva vissuto con molto puntualità et osservanza, e nella Prelatura attendeva all'aiuto dei prossimi, faceva elemosine e cose simili.
Mi ricordo di piu, che soggiunse nella detta lettera, come sperava,che il Signor Cardinale havesse a perseverare nella fine nell'istesso stile esemplare, che perciò si saria salvato (1).
Summar. process. beat. 1675 pp.45-46.
Processus Cap. fol. 30: testimonium Patria Antonii Beatilli S.J.
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(1). P.Beatilli dicit se exeunte anno 1602 fuisse ministrum Collegii Leccensis; Realinum primum noluisse respondere ad epistolam Bellarmini, dicentem non esse prophetam; Realinum autem respondisse oboediendo Rectori, Patri Vincentio Matrese. Addit P. Beatilli rectorem sibi responsionem Patris Realino legendam tradidisse.