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Illustrissimo et Rev.mo mio Oss.mo
Essendo arrivato alla residenza di questa mia chiesa et con buona salute, vengo a darne conto a V.S. Ill.ma si perchè son sicuro che sentirà volentieri buone nuove di me, suo devotissimo servitore come per supplicarla a conservarmi nella sua gratia, nella quale stimarò di essere, se in questa mia absenza della Corte mi farà gratia di qualche suo comandamento occorrendo che io possa servirla come devo et desidero. Con che a V.S. Ill.ma bacio humilmente le mani et da Dio le prego continua felicità.
Di Capua il di X Maggio 1602
Di V.S. Ill.ma et Rev.ma
humilissimo et obligatissimo servitore
Ill.mo S. Giorgio
il Card. Bellarmino
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Capua lì X di Maggio
Il Card. Bellarmino