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Ser.mo Sig.r mio oss.mo
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Ser.mo Sig.r mio oss.mo<lb/>
 
Per l'istanza che mi vien fatta dal Cav.re Fabio Bellarmino di raccomandare a V.AS. la presente supplica, non ho potuto mancare di far questo ufficio, si come faccio supplicandola a perdonarmi si cosi spesso la molesto con mie lettere, poi che per essere io conosciuto devot.mo e servitore particolare di V. A. S. non posso fuggire all'occ.ni di non supplicarla delle sue grazie. Con che pregando a V. A. S. ogni vera felicita le faccio um.a riverenza. Di Roma il di 19 Aprile 1602.<lb/>
 
Per l'istanza che mi vien fatta dal Cav.re Fabio Bellarmino di raccomandare a V.AS. la presente supplica, non ho potuto mancare di far questo ufficio, si come faccio supplicandola a perdonarmi si cosi spesso la molesto con mie lettere, poi che per essere io conosciuto devot.mo e servitore particolare di V. A. S. non posso fuggire all'occ.ni di non supplicarla delle sue grazie. Con che pregando a V. A. S. ogni vera felicita le faccio um.a riverenza. Di Roma il di 19 Aprile 1602.<lb/>
 
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Di V.R. Ser.ma <lb/>

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Ser.mo Sig.r mio oss.mo
Per l'istanza che mi vien fatta dal Cav.re Fabio Bellarmino di raccomandare a V.AS. la presente supplica, non ho potuto mancare di far questo ufficio, si come faccio supplicandola a perdonarmi si cosi spesso la molesto con mie lettere, poi che per essere io conosciuto devot.mo e servitore particolare di V. A. S. non posso fuggire all'occ.ni di non supplicarla delle sue grazie. Con che pregando a V. A. S. ogni vera felicita le faccio um.a riverenza. Di Roma il di 19 Aprile 1602.
Di V.R. Ser.ma
umiliss.o e devotisso servitor
Il Cardinal Bellarmino.
Ser.mo Gran Duca.
Al Ser.mo Sig.re mio oss.mo, il S.or Gran Duca di Toscana.