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Piglio volentieri occasione di scrivere a V.A. Ser.ma per raccordarle la mia servitù, poichè non lo posso fare con altro, non mi facendo mai grazia di suoi comandamenti, come desidererei. Essendomi pero fatta istanza da persona mia amorevole di raccomandare all'A.V. il Dottor Ennio Tini Senese per il luogo di Ruota, che di presente vaca costi in Firenze, non ho potuto mancare di far questo ufficio si come faccio, et massimamente presupponendomisi che il detto sia persona di merito, e che per tre anni ha esercitato simile carico in Perugia con soddisfazione di tutta quella città.<lb/>
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Piglio volentieri occasione di scrivere a V.A. Ser.ma per raccordarle la mia servitù, poichè non lo posso fare con altro, non mi facendo mai grazia di suoi comandamenti, come desidererei. Essendomi pero fatta istanza da persona mia amorevole di raccomandare all'A.V. il Dottor Ennio Thini Senese per il luogo di Ruota, che di presente vaca costi in Firenze, non ho potuto mancare di far questo ufficio si come faccio, et massimamente presupponendomisi che il detto sia persona di merito, e che per tre anni ha esercitato simile carico in Perugia con soddisfazione di tutta quella città.<lb/>
 
Con questa occasione anche vengo a dar conto all'A.V. che avendomi la S.tà di N.S. di suo motu proprio proposto per l'Arcivescovato di Capua, peso molto grave per le mie forze, spero presto di ritirarmi a quella residenza, dove starò aspettando che V.A. mi comandi, desiderando io di mostrarle in ogni tempo e luogo effetti di vera osservanza. Con che sulla buona grazia di V.A. S.ma mi raccomando, e dal S.re le prego ogni felicità.<lb/>
 
Con questa occasione anche vengo a dar conto all'A.V. che avendomi la S.tà di N.S. di suo motu proprio proposto per l'Arcivescovato di Capua, peso molto grave per le mie forze, spero presto di ritirarmi a quella residenza, dove starò aspettando che V.A. mi comandi, desiderando io di mostrarle in ogni tempo e luogo effetti di vera osservanza. Con che sulla buona grazia di V.A. S.ma mi raccomando, e dal S.re le prego ogni felicità.<lb/>
 
Di Roma il di 30 Marzo 1602.<lb/>
 
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Ser.mo Sig.re mio oss.mo
Piglio volentieri occasione di scrivere a V.A. Ser.ma per raccordarle la mia servitù, poichè non lo posso fare con altro, non mi facendo mai grazia di suoi comandamenti, come desidererei. Essendomi pero fatta istanza da persona mia amorevole di raccomandare all'A.V. il Dottor Ennio Thini Senese per il luogo di Ruota, che di presente vaca costi in Firenze, non ho potuto mancare di far questo ufficio si come faccio, et massimamente presupponendomisi che il detto sia persona di merito, e che per tre anni ha esercitato simile carico in Perugia con soddisfazione di tutta quella città.
Con questa occasione anche vengo a dar conto all'A.V. che avendomi la S.tà di N.S. di suo motu proprio proposto per l'Arcivescovato di Capua, peso molto grave per le mie forze, spero presto di ritirarmi a quella residenza, dove starò aspettando che V.A. mi comandi, desiderando io di mostrarle in ogni tempo e luogo effetti di vera osservanza. Con che sulla buona grazia di V.A. S.ma mi raccomando, e dal S.re le prego ogni felicità.
Di Roma il di 30 Marzo 1602.
Di V.A. Ser.ma
[P.S] Non voglio mancare di ricordare a V. A. che quando si offra occasione, si degni servirsi di quel mio cugino, il Dottore Riccardo Benci, in qualche Cancellarla, o altro officio, che a lei parerà, che lo riceverò per grazia singolarissima, e V. A. sarà servita con ogni diligenza e fedeltà.
umiliss.o e devotiss.o servitore.
Il Card. Bellarmino.
Ser.mo Gran Duca.
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[Adr.:] Al Ser.mo Sig.r mio oss.mo il Sig.r Gran Duca di Toscana.