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191 Bellarmin � son fr�re Thomas. Rome,19 Octobre 1601.
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Molto Ill.re Sig.r fratello. Il parere dei medici, e, secondo che mi è stato riferito,intorno alla lingua di Angelo, sarebbe, che mentre piglia la cina, si attaccassero le mignatte alla nuca, e si cavasse buona copia di sangue, e di poi si applicasse lo sciroppo di rose secche, quale dicono esser più utile di quello di diamorone, e mele rosato. Vogliono anche, che spesso tenga in bocca dell'allume di rocco crudo. Venendo costì il nostro maestro di casa, quale è andato a Siena per suoi negozi, porterà a V.S. la patente di quei nove luoghi di monti, che costarono mille e tanti scudi; e non l'ho mandata prima, perchè volevo che venisse sicura. Angelo domanda certi proginnasmi del Pontano, i quali porterà il maestro di casa, se si ritroveranno; ma V.S. gli può dire, che i padri della Compagnia di Gesù non si servono se non della 2°parte, quale già gli mandai. Domanda anche uno di stampa nuova, V.S. gli potrà dire, che se lo faccia comprare dal Vescovo di Perugia in quel modo che si trovano in Perugia, perchè fra le stampe nuove, e vecchie ci è poca differenza, e la spesa è molto maggiore a mandare libri da Roma. Domanda anche non so che altro libro al maestro di casa, quale non credo, sia troppo a proposito. V.S. gli dica da parte mia, che per far frutto da vero nella lingua latina, non bisogna legger molti libri, massime grammaticali, ma avere sempre in mano Cicerone, e principalmente le epistole familiari, e sopra tutto non voglia reggersi di suo capo in studiare, ma seguitare l'indirizzo del maestro cosi in leggere i libri come in ogni altra cosa. Con questo mi raccomando a tutti. Di Roma li 19 di ottobre 1601. <lb/>
 
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[P.S.] Il maestro di casa, secondo il mio conto sarà costi il 2° giorno di novembre.<lb/>
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Il Card. Bellarmino.
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, secondo che mi stato riferito,intorno alla lingua di Angelo, saria, che mentre piglia la cina, si attaccassero le migniate alla nuca, et si cavasse buona copia di sangue, et di poi se ^ ^ l i applicasse il siroppo di rose secche, quale dicono esser pi^ utile di quello di diamorone, et mele rosato. Vogliono anco, che spesso tenga in bocca dell'allume di rocco crudo. Venendo cost� il nostro maestro di casa, quale andato Siena per suoi negotii, portar� � VtSJ la patente di quei nove luoghi di monti, che costorno mille et tanti scudi; et non l'ho mandata prima, perche vole vo che venisse sicura. Angelo domanda certi proginnasmi del Fonta no, i quali portar� il maestro di casa, se si ritrovaranno; m a V. S. gli pu� dire, che i padri della Compagnia di Giesu non si ser vono se non della 2^ parte, quale gi� gli mandai. Domanda anco un
 
di stampa nuova, V?S. gli potr� dire, che se lo faccia comprare dal Vescovo di Perugia in quel modo che si trovano in Pe rugia, perche fra le stampe nuove,et vechie ci poca differenza, et la spesa molto maggiore mandare libri da Roma. Domanda anco non so che altro libro al maestro di casa, quale non credo,sia troppo proposito. V.S. gli dina da parte mia, che per far frutto da vero nella lingua latina, non bisogna legger molti libri, mas sime grammaticali, ma bavere sempre in mano Cicerone, et principal mente 1'epistole familiari, et sopra tutto non voglia reggersi di suo capo in studiare, ma seguitare l'indrizzo del maestro cosi in leggere i libri come in ogni altra cosa. Con questo mi raccomando tutti. Di Roma li 19 di ottobre 1601. [P.S. ] Il maestro di casa,secondo il mio conto sar� costi il 2� gi orno di novembre.
 
fratello di V.S. affmo Il Card. Bellarmino.
 
F.B. 1. Autogr.
 

Revision as of 10:34, 20 November 2017

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Molto Ill.re Sig.r fratello. Il parere dei medici, e, secondo che mi è stato riferito,intorno alla lingua di Angelo, sarebbe, che mentre piglia la cina, si attaccassero le mignatte alla nuca, e si cavasse buona copia di sangue, e di poi si applicasse lo sciroppo di rose secche, quale dicono esser più utile di quello di diamorone, e mele rosato. Vogliono anche, che spesso tenga in bocca dell'allume di rocco crudo. Venendo costì il nostro maestro di casa, quale è andato a Siena per suoi negozi, porterà a V.S. la patente di quei nove luoghi di monti, che costarono mille e tanti scudi; e non l'ho mandata prima, perchè volevo che venisse sicura. Angelo domanda certi proginnasmi del Pontano, i quali porterà il maestro di casa, se si ritroveranno; ma V.S. gli può dire, che i padri della Compagnia di Gesù non si servono se non della 2°parte, quale già gli mandai. Domanda anche uno di stampa nuova, V.S. gli potrà dire, che se lo faccia comprare dal Vescovo di Perugia in quel modo che si trovano in Perugia, perchè fra le stampe nuove, e vecchie ci è poca differenza, e la spesa è molto maggiore a mandare libri da Roma. Domanda anche non so che altro libro al maestro di casa, quale non credo, sia troppo a proposito. V.S. gli dica da parte mia, che per far frutto da vero nella lingua latina, non bisogna legger molti libri, massime grammaticali, ma avere sempre in mano Cicerone, e principalmente le epistole familiari, e sopra tutto non voglia reggersi di suo capo in studiare, ma seguitare l'indirizzo del maestro cosi in leggere i libri come in ogni altra cosa. Con questo mi raccomando a tutti. Di Roma li 19 di ottobre 1601.
[P.S.] Il maestro di casa, secondo il mio conto sarà costi il 2° giorno di novembre.
fratello di V.S. aff.mo
Il Card. Bellarmino.