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Fra tanti servitori, che ha V. M.tà in questa Corte, io non inferiore a nessuno di osservanza, e desiderio di ogni sua felicità, ho sentito contento infinito del principio, che ho dato col so parto la Regina sua, alla posterità, e successione di V.M. Onde siccome dentro di me mi son rallegrato di vivo core, così ho voluto anche darne segno a lei col mezzo di questa mia, sperando, che per simili occasioni, si abbia da rinnovare più volte nell'animo dei suoi devoti servitori questi contenti. Dio N. S.re in tanto le conservi questo dono, e conceda alla M.V. e alla Regina vita longa, e felice, acciò possano moltiplicare alla discendenza, per consolazione loro, di cotesti suoi Regni, e di tutta la cristianità. Con che supplicando V. M. della sua buona grazia, le faccio um.te riverenza. Di Roma il di X. di Ottobre 1601.<lb/>
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Fra tanti servitori, che ha V. M.tà in questa Corte, io non inferiore a nessuno di osservanza, e desiderio di ogni sua felicità, ho sentito contento infinito del principio, che ho dato col suo parto la Regina sua, alla posterità, e successione di V.M. Onde siccome dentro di me mi son rallegrato di vivo core, così ho voluto anche darne segno a lei col mezzo di questa mia, sperando, che per simili occasioni, si abbia da rinnovare più volte nell'animo dei suoi devoti servitori questi contenti. Dio N. S.re in tanto le conservi questo dono, e conceda alla M.V. e alla Regina vita longa, e felice, acciò possano moltiplicare alla discendenza, per consolazione loro, di cotesti suoi Regni, e di tutta la cristianità. Con che supplicando V. M. della sua buona grazia, le faccio um.te riverenza. Di Roma il di X. di Ottobre 1601.<lb/>
 
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Alla S.M. Cat.ca
 
Alla S.M. Cat.ca

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Sacra Cat.a M.tà
Fra tanti servitori, che ha V. M.tà in questa Corte, io non inferiore a nessuno di osservanza, e desiderio di ogni sua felicità, ho sentito contento infinito del principio, che ho dato col suo parto la Regina sua, alla posterità, e successione di V.M. Onde siccome dentro di me mi son rallegrato di vivo core, così ho voluto anche darne segno a lei col mezzo di questa mia, sperando, che per simili occasioni, si abbia da rinnovare più volte nell'animo dei suoi devoti servitori questi contenti. Dio N. S.re in tanto le conservi questo dono, e conceda alla M.V. e alla Regina vita longa, e felice, acciò possano moltiplicare alla discendenza, per consolazione loro, di cotesti suoi Regni, e di tutta la cristianità. Con che supplicando V. M. della sua buona grazia, le faccio um.te riverenza. Di Roma il di X. di Ottobre 1601.
Di V.M. Cat.ca
umiliss.o e devotiss.o servitore
il Card. Bellarmino
Alla S.M. Cat.ca