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Molto Ill.re Sig.r fratello
Se bene non siamo ancora certi quando andrà il Sig.r card.le Aldobrandini a Firenze, tuttavia si tiene certo che andeà et si fermerà una sera a S.to Chirico o Torrenieri. Io ho pensato sopra il il presentare o andare a visitarlo, et considerando la grandissima gente che va con lui et il trattamento regio che gli farà il Gran Duca per tutto lo stato, dubito che il presentarlo sia soverchio, perché non gli potria V. S. dar cosa che non l'abbia in abbondanza et migliore. Ma il visitarlo mi pare che sia più a proposito, andandovi con qualche poco di onorata compagnia et offrendoglisi. Pure mi rimetto alla sua prudenza. Ma quando V. S. non ci andasse, credo che saria necessario mandare a visitarlo, trovando qualche scusa legittima di non ci andare in persona.
Non occorreva mandar qua la lettera di quel mercante, perché io non ho difficoltà a creder alla semplice parola; et mi pare bene quanto scrive del modo di proveder ad Angelo. Quanto alla sorella, poiché ci sono ancora due anni, ci penseremo allora, se saremo vivi. Il vino non dura; se ne sono guasti parecchi fiaschi; però sarà bene non mandarne o mandarne poco per volta. Mi raccomando a tutti.
Di Roma li 9 di settembre 1600.
Di V. S. molto Ill.re
fratello aff.mo
Il Card. Bellarmino.

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Al molto Ill.re Sig.r fratello il Sig.r Thommasso Bellarmino.