Page:EBC 1600 08 circiter 0110.pdf/1

From GATE
Revision as of 02:41, 22 January 2019 by Giuseppe Iommazzo (talk | contribs)
This page has been proofread

Habbiamo visto li brevi et bolle che dicano "Neapolitanae vel nullius dioecesis"; ma non se n'è tenuto conto, perché questi brevi et bolle lasciano la cosa dubbia; et in contrario si è prodotto il libro della cancelleria Romana antichissimo, dove si dice: "Ecclesia parrochialis, Abbatia nuncupata, in insula Procida, Neapolitanae dioecesis".
Quanto al possesso si è provato in contrario che l'istesso Sig cardinale Aragona nel principio riconosceva il possesso della Chiesa di Napoli, poiché domandò una scomunica dal Vicario di Napoli come ordinario di Procida et se ne servì in Procida; se ben di poi l'istesso Cardinale mutò opinione.
Quanto all'inconvenienti, si dice al p.o che la lontananza di 14 miglia non è grande, poiché molte parrocchie sono lontane più di cento miglia dalla cattedrale, et esser'il viaggio per mare aggiogne commodità, facendosi con manco spesa et più presto; et se i Procidani vanno a Napoli ogni giorno per diversi negotii temporali, non è gran cosa che vi vadano qualche volta per negotii spirituali.
Al 2°, 3° et 4° già si è provisto, perché il novo Vicario avrà autorità et iurisdictione in molte cose, et non occorrerà andar a Napoli.
Al 5° si è anco provisto, perché l'Arcivescovo verrà a Procida a dare la cresima et, se non potrà venire, manderà un altro.
Al 6° si è anco in parte provisto et si faciliterà questo negozio come il Sig.r card. Gesualdo...
Al 7° non ci è pericolo che l'ordinario lasci Precida senza clero
Al 8°, quando saranno idonei, non ci è pericolo che non siano ammessi alla prima tonsura et altri ordini.
Al 9° . La vera causa di non andare i preti alla esamina, forse è perché non sono idonei, et è meglio esservi pochi confessori che molti
---page break---