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Molto ill^^ et Rev^^ Sig^^ Governatore.
Avendo io licent�ato per giuste cause il mio segretario chiama to Messer Gio.Battista Uberti da C i t t ^ d i Castello, egli se ne v e n ne Domenica mattina nella mia anticamera, con dare delle mentite ^ ^ a l mio coppiere, non basendo rispetto n� � me, ne al Papa, nel di cui Palazzo Apostolico io habito; et hor� v� sparlando per Roma dell! miei servitori molte cose false; onde ci � pericolo non in tervenga qualche male.
H� parlato di questo all'Ill^'� Sig. Card. Aldobrandino, il quale voleva farlo carcerare, ma non mi curando io di tanto, mi ha detto, che ne dia avviso � V. S., et che lei gli faccia u n p r e c e t to di andare fuora di Roma, e che intenda,che ne h� buon mercato. Di pi� desidero che V. S. gli f a c c i a anco precetto, che mi mandi le scritture appartenenti alla segretaria, et in particolare le lettere latine, che sono tutte compositioni mie. Con questo me li affer� di vero cuore. Dalle stanze li 30 Agosto 1600.
Di V. S. Molt Illustre e R.ma
Come fratello Aff.mo
Il Card. Bellarmino.