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Molto Ill.re Sig.re
Con l'ultime lettere V. S. presupponeva che il processo si formasse a beneficio suo, e per darle sententia assolutoria, la quale non parendomi necessaria rispetto ad seguito sinora, mi meravigliava che da lei si procurassi. Ma per quel che io raccolgo dalla sua ricevuta co'l presente ordinario vedo che tutto nasce da Mons. Nunzio, avanti il quale V. S. non faccia più atti, né spese, ma si protestiche non può esser de iure molestata attenta la donazione ottenuta a mio intuito da N. S., della quale se dubitano, faccia istanza se le prefigga termino competente a poterlo mostrare, che se V. S. la vorrà, manderò copia autentica dell'Instrumento, ma credo non bisognerà, perché scrivo di buon inchiostro a Mons. Nunzio che se la molesta più, ne farò rumore con N. S. Potrà dunque inviarle la lettera, et avvisarmi quanto segue, acciò che bisognando le possa mandar la copia dell'Instrumento, che ho lasciato di mandar ora, per fuggir questa spesa se non bisogna. Mons. Tesoriere non ha dato ordine alcuno contro di lei in servizio della quale m'opererò sempre più volentieri, e me le raccomando.
Di Roma li 21 lugl. 1600.
Di V. S. m.to illustre amorevoliss.o Cugino
Il card. Bellarmino.
S.re Ant.o Cervino

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Al m.to ill.re Sig.r il Sig.or Antonio Cervini.