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Molto 111^^ Sig�^ mio.
Mei � parsa cosa molto nuova, che il negotio dello spoglio non sia finito. Me ne sono risentito molto con il sig.or Thesoriere, con dirgli, che se sua sig^^^ non scriveva che si finisse subito, io ne parleria al Papa; et di piu gl'ho risposto � quei motivi del 1 et 2 capo de solutionibus, et testificato che Monsig�^ Cervini di buona memoria non h ha lassato cosa appartenente � spoglio, eccetto i po chi frutti dell'Abbadia di quell'anno; et che se bene ci fusse altro , il Papa l'haveva donato agli'heredi per rispetto mio, al meno /17 fin'alla somma di mille cinquecento scudi. Il Thesoriere si � mos tro nuovo di questo, dicendomi, che non pensava pi� � questo spog lio, credendo che gi� molti mesi fa fusse rilassato et subito mi ha dato una lettera al suo luogotenente in Fiorenza, � ci� subito ci metta fine. Ho anco avisato il Thesoriere de mali portamenti di quel conso^dino. Giuseppe Avignanese verr� da V. S. et gli dar� conto delle cose mie, et potr� esso stesso portar la lettera � Fio renza. Con questo mi raccomando, et prego � V. S. da Dio ogni con tento.Di Roma li 4 di Maggio 1600.
Di V. S. molto illustre
Cugino aff.mo
Il Card. Bellarmino.
Sig.or Antonio Cervini.