Difference between revisions of "Page:EBC 1600 05 04 0090.pdf/1"

From GATE
Page body (to be transcluded):Page body (to be transcluded):
Line 1: Line 1:
 
[[Category:EBC_Proofread]][[Category:EBC_Letters]]
 
[[Category:EBC_Proofread]][[Category:EBC_Letters]]
 
Sereniss.s Sig.ra mia oss.ma<lb/>
 
Sereniss.s Sig.ra mia oss.ma<lb/>
Sebbene mi persuadeo che l'A. Vra senza mia nuova d�mostratione è più che certa, ch'io piglio infinito contento della conclusione del matrimonio tra il Re cr�st�aniss� et la seren�ss^ Principessa Maria, dovendo io cosi fare, et per debito di natura, e per la devota servit� mia con l'A. et con tutta questa Ser^^ casa, non. potendo per hora mostrare segno magg^^ ho voluto rallegrarmene,come vivam^ 6 fo con l'A. V. certificandola, che s� come ella non ha servitore d� magg^^ osservanza,et devot�one d� me, cosi nessuno piu di me participe d� questa sua consolat�one, la quale, poich� non posso personalm ne con questa mostrar quanto s�a grande, accio che meglio in voce la rappresenti l'A. mando il Avignanesi m�o maestro di camera, pregandola prestargli intera credenza, et qui non meno desideroso,che obl�gato � servirla, facendole humilm. riveren-za finisco, come le raccomando in graf�a. Da Roma,li 4 Maggio 1600.<lb/>
+
Sebbene mi persuadeo che l'A. V.ra senza mia nuova dimostrazione è più che certa, ch'io piglio infinito contento della conclusione del matrimonio tra il Re cristianiss.o et la sereniss.a Principessa Maria, dovendo io così fare, et per debito di natura, e per la devota servitù mia con l'A. et con tutta questa Ser.ma casa, non potendo per ora mostrare segno magg.re ho voluto rallegrarmene, come vivamente  fo con l'A. V. certificandola, che come ella non ha servitore di maggiore osservanza, et devozione di me, così nessuno piuù di me partecipe di questa sua consolazione, la quale, poiché non posso personalmente con questa mostrar quanto sia grande, acciò che meglio in voce la rappresenti a l'A. V.ra mando il Avignanesi mio maestro di camera, pregandola a prestargli intera credenza, et qui non meno desideroso, che obbligato a servirla, facendole umilmente riverenza finisco, come le raccomando in grazia. Da Roma,li 4 Maggio 1600.<lb/>
 
Di V.ra Alt.za Sereniss.ma<lb/>
 
Di V.ra Alt.za Sereniss.ma<lb/>
umil�ss� et devotiss� Servitore<lb/>
+
umiliss.o et devotiss.o Servitore<lb/>
 
Il Card. Bellarmino.<lb/>
 
Il Card. Bellarmino.<lb/>
 
<pb/>
 
<pb/>
 
Alla Ser.ma Sig.ra mia oss.ma la Gran Duchessa di Toscana.
 
Alla Ser.ma Sig.ra mia oss.ma la Gran Duchessa di Toscana.

Revision as of 13:48, 23 March 2017

This page has been proofread

Sereniss.s Sig.ra mia oss.ma
Sebbene mi persuadeo che l'A. V.ra senza mia nuova dimostrazione è più che certa, ch'io piglio infinito contento della conclusione del matrimonio tra il Re cristianiss.o et la sereniss.a Principessa Maria, dovendo io così fare, et per debito di natura, e per la devota servitù mia con l'A. et con tutta questa Ser.ma casa, non potendo per ora mostrare segno magg.re ho voluto rallegrarmene, come vivamente fo con l'A. V. certificandola, che sì come ella non ha servitore di maggiore osservanza, et devozione di me, così nessuno piuù di me partecipe di questa sua consolazione, la quale, poiché non posso personalmente con questa mostrar quanto sia grande, acciò che meglio in voce la rappresenti a l'A. V.ra mando il Avignanesi mio maestro di camera, pregandola a prestargli intera credenza, et qui non meno desideroso, che obbligato a servirla, facendole umilmente riverenza finisco, come le raccomando in grazia. Da Roma,li 4 Maggio 1600.
Di V.ra Alt.za Sereniss.ma
umiliss.o et devotiss.o Servitore
Il Card. Bellarmino.

---page break---
Alla Ser.ma Sig.ra mia oss.ma la Gran Duchessa di Toscana.