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Son stato pregato molte volte di suplicar l'A Vra che sia servita conceder licenza Don Giacomo Fredani di pigliar il possesso del ^^neficio di S. Martino in Rigo Magno, dal quale fu provisto da Mons. Vesc� di Arezzo et anco dalla Sede Ap^^ ne fin qui ho voluto far�o. Ma hora qui dal Card.del Monte intendo che l'A. Sua v'inclina molto; mosso ancor'io � piet� di questo povero sacerdote, che per spatio di quattro anni ha fatto penitenza, se pur'havesseri commesso errore alcuno nel chieder licenza del possesso: Ho risoluto pregarla, che si degni concederli questa gratta, che tutto sarà in servizio di quella Chiesa, che st� senza Rettore, et del povero Prete,che con tanto suo danno resta privo de'frutti, come potr� veder'nell'accluso memle . Et io come scr^^^A tanto devoto de l'A. Sua, le ne rester� con obligo particolare, et facendole humilm. riverenza prego Dio li conceda il colmo d'ogni felicità.<lb/>
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Son stato pregato molte volte di supplicar l'A. V.ra che sia servita conceder licenza a Don Giacomo Fredani di pigliar il possesso del beneficio di S. Martino in Rigo Magno, dal quale fu provvisto da Mons. Vesc.o di Arezzo et anco dalla Sede Ap.ca né fin qui ho voluto farlo. Ma ora qui dal Card. del Monte intendo che l'A. Sua v'inclina molto; mosso ancor'io a pietà di questo povero sacerdote, che per spazio di quattro anni ha fatto penitenza, se pur'avesse commesso errore alcuno nel chieder licenza del possesso: Ho risoluto pregarla, che si degni concederli questa grazia, che tutto sarà in servizio di quella Chiesa, che sta senza Rettore, et del povero Prete, che con tanto suo danno resta privo de' frutti, come potrà veder nell'accluso memoriale . Et io come sempre tanto devoto de l'A. Sua, le ne resterò con obbligo particolare, et facendole umilm. riverenza prego Dio li conceda il colmo d'ogni felicità.<lb/>
 
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Ser.mo Sig.r mio oss.mo
Son stato pregato molte volte di supplicar l'A. V.ra che sia servita conceder licenza a Don Giacomo Fredani di pigliar il possesso del beneficio di S. Martino in Rigo Magno, dal quale fu provvisto da Mons. Vesc.o di Arezzo et anco dalla Sede Ap.ca né fin qui ho voluto farlo. Ma ora qui dal Card. del Monte intendo che l'A. Sua v'inclina molto; mosso ancor'io a pietà di questo povero sacerdote, che per spazio di quattro anni ha fatto penitenza, se pur'avesse commesso errore alcuno nel chieder licenza del possesso: Ho risoluto pregarla, che si degni concederli questa grazia, che tutto sarà in servizio di quella Chiesa, che sta senza Rettore, et del povero Prete, che con tanto suo danno resta privo de' frutti, come potrà veder nell'accluso memoriale . Et io come sempre tanto devoto de l'A. Sua, le ne resterò con obbligo particolare, et facendole umilm. riverenza prego Dio li conceda il colmo d'ogni felicità.
Da Roma, li 9 Marzo 1600.
D. V. A. Ser.ma
umiliss.o et devotiss.o servitore
Il Card. Bellarmino

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Al Ser.mo S.or mio oss.mo il Gran Duca di Toscana.