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Ihs M.a
Ill.mo et Rev.mo Signore in Christo osserv.mo
Questa mattina scrissi pur a V. S. Ill.ma . Dipoi m'è venuta nova occasione di scrivere un'altra volta, et è che'l Marchese d'Oria, abitante ora a Casalnovo sua terra, vicina 30 miglia di qua, sta molti mesi sono con una scomunica papale sopra, per conto di certo pagamento che pretende mons.r il Vescovo di Nardò, che sta in Roma. Non potendo facilmente il Marchese sbrigarsene, perché l'Ecc.za del sig.r Vicerè di Napoli ci pone le mani, trattandosi di non so che giurisdizione di fondi regi. Manda per questo un dottore a Roma per dare ogni soddisfazione a mons. Vescovo, et per conseguenza per ottenere l'assoluzione da Sua Santità.
Ma, acciò che più si faciliti questo negozio, che tanto gli preme, ha desiderato ch'io raccomandi la causa a V. S. Ill.ma , come io lo fo di cuore, poi che conosco molti anni sono la qualità del Marchese, il quale altre volte che stava in Lecce s'è confessato con me; et veramente degno d'ogni favore.
Si che, se sarà ricercata, per carità usi la sua solita et genuina carità, acciò che possa consolarsi con l'assoluzione apostolica. Ne m'occorrendo altro, le bacio la mano col mio solito desiderio che'l dolcissimo Gesù l'aumenti le sue santissime grazie.
Di Lecce 19 ottobre 1599.
Di V. S. Ill.ma et R.ma
Servo in Christo
Bernardino Realino.

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All'Ill.mo et R.mo Sig.re in Christo osser.mo il Sig.r Cardinale Bellarmino. Roma.