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Molto Ill.re Sig.re.
Non scrivo spesso, perché sono sempre occupatissimo, et le cose nostre sono note, et il Sig.r Giuseppe non manca di dare avviso. Ho visto la lettera di monsignor Tarugi et l'ho stracciata, come V. S. voleva. Quanto starà in me sono risolutissimo di non pigliar il vescovado di Montepulciano, et mercoledì passato pregai il Sig.r Card. Aldobrandino che spegnesse il Papa a spedirlo presto; et perché so che N. Sig.re vorrebbe pur metterci una pensione et non lo vorrebbe dare ad alcuno che si contenta di pagar la pensione, et quello a chi lo vorrebbe dare forse non ci vorria pensione, per questo aggiunsi al suddetto sig.r Cardinale, che io non mi curavo di pensione, et che aspetterò volentieri quanto bisognarà pur che si provegga bene a questa chiesa.
Il Vescovo di Castro, cugino del Sig.r cardinale Borghese, non ha voluto Pienza, perché N. Sig.re ci voleva mettere mille scudi di pensione per me, oltre li 400 ducati di camera che ci sono d'una pensione vecchia; però io ho detto al card/Borghese che assicuri il Papa che non mi curo di sì grossa pensione, et che non ho fretta di esser previsto di entrate, purché si provveda alle chiese di buoni Vescovi.
Altro non mi occorre: mi raccomando a tutti. Di Roma, li 17 di Settembre 1599.
Di V. S.
fratello aff.mo
per servirla
Rob.Card.Bellarmino.
Sig.r Thomasso Bellarmino.

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Al molto Ill.re Sig.r fratello honor.o il Sig.r Tomasso Bellarmino. Montepulciano.