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Molto Reverendo in Christo [[citesName::Giovanni Battista Carminata|Padre]].<p>Ho quattro lettere di Vostra Reverenza, et ho risposto alle tre prime: hor rispondo alla quarta scritta da Monreale. Mi meraviglio che Vostra Reverenza si da in colpa di haver scritto la prima, perché così viene a pentirsi della buon' opera, et io non ho havuto la miglior lettera di quella in tante centinaia che ne ho havuto, dopo che sono in questa nuova religione, nella quale se ci fosse l'anno della probatione, dico certo a Vostra Reverenza che non farei la professione; ma qua si fa professione il primo giorno. Ho ancor' io gran desiderio della canonizatione del Padre Nostro Ignatio; ma al tempo di questo papa non ci vedo speranza veruna, perché [[citesName::Clemente VIII|Sua Santità]] dice chiaro che non si ci può inchinare. La canonizatione del Padre Xaviero saria più facile; ma pare che la Compagnia non voglia cominciare, se non dal Padre Nostro Ignatio. Io non mancarò, né ho mancato fare in questo il mio debito. Di [[citesName::Ludovico II de Torres|Monsignore Reverendissimo di Monreale]] Vostra Reverenza non mi ha scritto cosa nuova, che già sapevo buona parte del zelo et liberalità verso poveri, et altre molte virtù sue. Solo gli manca al cumulo della liberalità di farmi limosina d'una buona mula; perché io vivo ancora di limosina, et mi servo della mula di Monsignoe [[citesName::Salustio Tarugi]] Commendatore di Santo Spirito, ben conosciuto da Monsignor Reverendissimo Arcivescovo di Monreale. Con questa occasione gli dico che trovandomi in questo stato pieno di distrattioni et di secularità, ho invidia alli Vescovi, perché mi pare che lo stato loro sia più sicuro et più spirituale, et trovo il Calendario pieno di Santi Vescovi, et non trovo nell'istesso Calendario se non un Cardinale che visse pochi giorni, cioè Santo Bonaventura. <hi rend="underline">Miseremini mei saltem vos amici mei:</hi> che certo non ha maggior speranza che nell'orationi di tanti miei amorevoli, parte vivi, parte morti. Ora pro me pater amandissime. Di Roma li 11 di Giugno 1599.</p>  
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Molto Reverendo in Christo [[citesName::Giovanni Battista Carminata|Padre]].<p>Ho quattro lettere di Vostra Reverenza, et ho risposto alle tre prime: hor rispondo alla quarta scritta da Monreale. Mi meraviglio che Vostra Reverenza si da in colpa di haver scritto la prima, perché così viene a pentirsi della buon' opera, et io non ho havuto la miglior lettera di quella in tante centinaia che ne ho havuto, dopo che sono in questa nuova religione, nella quale se ci fosse l'anno della probatione, dico certo a Vostra Reverenza che non farei la professione; ma qua si fa professione il primo giorno. Ho ancor' io gran desiderio della canonizatione del Padre Nostro Ignatio; ma al tempo di questo papa non ci vedo speranza veruna, perché [[citesName::Clemente VIII|Sua Santità]] dice chiaro che non si ci può inchinare. La canonizatione del Padre Xaviero saria più facile; ma pare che la Compagnia non voglia cominciare, se non dal Padre Nostro Ignatio. Io non mancarò, né ho mancato fare in questo il mio debito. Di [[citesName::Ludovico II de Torres|Monsignore Reverendissimo di Monreale]] Vostra Reverenza non mi ha scritto cosa nuova, che già sapevo buona parte del zelo et liberalità verso poveri, et altre molte virtù sue. Solo gli manca al cumulo della liberalità di farmi limosina d'una buona mula; perché io vivo ancora di limosina, et mi servo della mula di Monsignoe [[citesName::Sallustio Tarugi|Salustio Tarugi]] Commendatore di Santo Spirito, ben conosciuto da Monsignor Reverendissimo Arcivescovo di Monreale. Con questa occasione gli dico che trovandomi in questo stato pieno di distrattioni et di secularità, ho invidia alli Vescovi, perché mi pare che lo stato loro sia più sicuro et più spirituale, et trovo il Calendario pieno di Santi Vescovi, et non trovo nell'istesso Calendario se non un Cardinale che visse pochi giorni, cioè Santo Bonaventura. <hi rend="underline">Miseremini mei saltem vos amici mei:</hi> che certo non ha maggior speranza che nell'orationi di tanti miei amorevoli, parte vivi, parte morti. Ora pro me pater amandissime. Di Roma li 11 di Giugno 1599.</p>  
 
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Molto Reverendo in Christo Padre.

Ho quattro lettere di Vostra Reverenza, et ho risposto alle tre prime: hor rispondo alla quarta scritta da Monreale. Mi meraviglio che Vostra Reverenza si da in colpa di haver scritto la prima, perché così viene a pentirsi della buon' opera, et io non ho havuto la miglior lettera di quella in tante centinaia che ne ho havuto, dopo che sono in questa nuova religione, nella quale se ci fosse l'anno della probatione, dico certo a Vostra Reverenza che non farei la professione; ma qua si fa professione il primo giorno. Ho ancor' io gran desiderio della canonizatione del Padre Nostro Ignatio; ma al tempo di questo papa non ci vedo speranza veruna, perché Sua Santità dice chiaro che non si ci può inchinare. La canonizatione del Padre Xaviero saria più facile; ma pare che la Compagnia non voglia cominciare, se non dal Padre Nostro Ignatio. Io non mancarò, né ho mancato fare in questo il mio debito. Di Monsignore Reverendissimo di Monreale Vostra Reverenza non mi ha scritto cosa nuova, che già sapevo buona parte del zelo et liberalità verso poveri, et altre molte virtù sue. Solo gli manca al cumulo della liberalità di farmi limosina d'una buona mula; perché io vivo ancora di limosina, et mi servo della mula di Monsignoe Salustio Tarugi Commendatore di Santo Spirito, ben conosciuto da Monsignor Reverendissimo Arcivescovo di Monreale. Con questa occasione gli dico che trovandomi in questo stato pieno di distrattioni et di secularità, ho invidia alli Vescovi, perché mi pare che lo stato loro sia più sicuro et più spirituale, et trovo il Calendario pieno di Santi Vescovi, et non trovo nell'istesso Calendario se non un Cardinale che visse pochi giorni, cioè Santo Bonaventura. Miseremini mei saltem vos amici mei: che certo non ha maggior speranza che nell'orationi di tanti miei amorevoli, parte vivi, parte morti. Ora pro me pater amandissime. Di Roma li 11 di Giugno 1599.

Di Vostra Reverenza
fratello e servo in Christo
Roberto Cardinale Bellarmino

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Al molto Reverendo in Christo Padre Giovanni Battista Carminata provinciale della Compagnia di Gesù. Sicilia.