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/ aopra ci� e stato consultato da prudentissimi et dottissimi huomini questo dubio,
et dopo maturissimo consiglio determinato tali non doversi assolvere sacramental
mente nelle confessione, come fu tenuto nelle congregatione della felicissima memo-
mo
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.
rie della santa anima dell'111 et Rev.
Sig cardinale Palleotto nella congre-
gstione quarta fatta alli 16 marzo al caso primo, ove pare evidentemente provare
non potersi aasolvere tali pertinaci, se non danno segno esterno di pace o aia per
iscritto od altro simile.
So che lo scandalo qui e grandissimo et in buoni christiani, anzi per tale
pertinatia ostinata verso tali penitenti prontissimi ad ogni penitenza, scorgo il
pericolo maggiore doppo tanti anni veggendoasi questi in esilio con<� tritissimo
danno di loro et famiglie loro. Onde dubito peggio non ne succeda quasi da dispera
ta persequtione mossi et irritati. So che questo scandalo tutta via piu cresce et
con l'esempio di pochi ostinati, contadini et idioti molti s'appigliano a si poco
Christiana et caritatevole opinione, seducendone moltissimi con onta delli Irelati,
con poco honor d'iddio et con dennatione dell'anima loro, scorgendossi a prova evi
dente che come dicano: "Non mi voglio vedere inanzi l'inimico mio", vi e l'animo
mechiato et pieno di rancore et odio, col negare il segno esterno di pece. So ulti
mamente che fra 1 'opinioni humane e gran semplicit� non scegliere la parte piu si
cura, et in particolare ove si tratta della salute dell'anima. Potrei dire molti
inconvenienti, li quali per questo qui s'odono et ai provano; ma, perche mi basta ma ma haverne motteggiati alcuni pochi a V.S.Ili et Rev , altro non diro: solo humi-
iissimamente supplicandola farmi gratia di avisarmi se le pare ch'io debba assolve
re questi tali et contentarmi solamente del cuor loro da me non penetrato in ben
picciola parte qualunque ci sia, et tanto meno quando sanno et veggano le gratie
fatteli da nostro Signore di remissa d'esiglio, habita pace, o dicono: "Io non la
faro mai perche non venga", ht perche intendo cotesta santa congregatione bavere
trattato altra volta sopra simile accidente et dechiareto, anco gi�, supplico V.S.
111�*^ et Rev"^ farmi gratia ch'io sappia quanto si dee fare, non bevendo io visto
tele dichiaratione ne questa trovando fra le sua dichiarationi aopra il sacro Con-
gMg a tiaaa cilio Tridentino. Pu� essere pero ancora che il caso, da me proposto