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Ill.ri Signori.
Hanno sodisfatto assai bene le SS. VV. all'amore, che mi portano, mentre, et con lettere, et con la viva voce de' signori deputati da cotesta mia patria, hanno espresso il contento da loro sentito della mia promozione. Né poteva esser altrimente, poiché, essendo io debitore alle SS. VV. non solo di reciproca benevolenza, ma d'uno particolare desiderio di farle servitio, erano tenute, in vece di questo affetto, di ricevere con allegrezza l'aviso di quanto m'è accaduto. Siano però sicure, che l'opera mia sarà sempre pronta al bene publico, et privato di cotesta città, et come desidero farlo manifesto con l'opere, così prego le SS. VV. a darmene occasione. Nostro Signore Dio le conservi felici in gratia sua. Di Roma li 5 di Maggio 1599.
Al servitio delle SS. VV.
Il Card. Bellarmino.