Difference between revisions of "Page:EBC 1599 04 02 0031.pdf/1"

From GATE
m (→‎top: added Template:TurnPage, replaced: <references/> → <references/> {{TurnPage}})
 
(7 intermediate revisions by 4 users not shown)
Page statusPage status
-
Not proofread
+
Validated
Page body (to be transcluded):Page body (to be transcluded):
Line 1: Line 1:
[[Category:EBC_Not_proofread]][[Category:EBC_Letters]]
+
[[Category:EBC_Validated]][[Category:EBC_Letters]][[Category:EBC_Pages]]
 
Molto Ill.re Sig.r Fratello<lb/>
 
Molto Ill.re Sig.r Fratello<lb/>
La risolutione che Angelo venga qua all'ottobre è buona, et io non voglio ingannare il mondo, occultando un nipote già di età et già ho detto al Papa lo stato di V.S. et che di sorelle non ho altri che un nipote. Ma ben desidero che questa estate non perda il tempo, ma si eserciti ne fondamenti di grammatica, et saria forse bene esercitarlo nella grammatica che qua usano i nostri padri, perchè non fosse nuovo in questa sorte di grammatica. Se bisogna tenergli un maestro apposta,
+
La risoluzione che [[Name::Angelo della Ciaia|Angelo]] venga qua all'ottobre è buona, et io non voglio ingannare il mondo, occultando un nipote già di età e già ho detto al Papa lo stato di V. S. et che di sorelle non ho altri che un nipote. Ma ben desidero che questa estate non perda il tempo, ma si esserciti ne fondamenti di grammatica, e saria forse bene esercitarlo nella grammatica che qua usano i nostri padri, perché non fusse nuovo in questa sorte di grammatica. Se bisogna tenergli un maestro a posta, V. S. lo pigli a conto mio, perché non ho scrupolo di spender in Angelo, parendomi limosina.<lb/>
V.S. lo pigli a conto mio, perchè non ho scrupolo di spender in Angelo, parendomi limosina.<lb/>
+
Ho inteso che V. S. non lodò che si mandasse quel corriere a piede il giorno della promotione. Lei ha ragione, et il torto non è mio, ma di Mg. Domenico, che in questo mostrò il suo giuditio. Stando in quella furia di visite et rumori, mi disse Mg. Domenico che era uno in ordine per correre et che desiderava mie lettere: così scrisse subito pensando che quello fusse il primo et corresse la posta. Poi la sera mi fu detto che non era il primo et che andava a piedi; et nondimeno gli diede 18 testoni, i quali toccano a pagarli a me. Ma non sarà questo l'ultimo errore di Mg. Domenico. Io non lo volevo in casa, et così procurai al principio destramente, ma non ci fu rimedio, perché venne da sé e pigliò la stanza; et, per esser veramente affezionato, non mi parse di mandarlo via. Poco appresso ha cominciato ad immaginarsi che il Sig.r Giuseppe non gli voglia bene, et così esso è il primo che comincia la disunione in casa. Ho procurato mettergli in consideratione la sua residenza al canonicato, et la mala stanza che ha qui in casa mia et che potria pigliar la parte et dormire in casa sua più comodamente; ma d'ogni cosa s'inombra. Haverò pazienza finché potrò. Ho conferito con nostro Sig.re del pigliar presenti; et habbiamo risoluto che non pigli cose di gran valuta da principi interessati da cardinali; et così ho cominciato a fare. Nostro Sig.re ha promesso provedermi quanto prima. Mi raccomando a V. S. e alla consorte sua. Di Roma, li 2 d'aprile 1599. <lb/>
Ho inteso che V. 3. non lodo che ai mandasse quel corriere a piede il giorno
+
Di V. S. molto Ill.re<lb/>
 
 
della promotione. Lei ha ragione, et il torto non e mio, ma di Mg. Domenico, che in
 
 
 
questo mostro il suo giuditio. stando in quella furia di visite et rumori, mi disse
 
 
 
Mg Domenico che era uno in ordine per correre et che desiderava mie lettere: eoei
 
 
 
scrisse subito pensando che quello fusse il primo et corresse la posta. Poi la aera
 
 
 
mi fu detto che non era il primo et che andava a piedi; et nondimeno gli diede 18
 
 
 
testoni, ia quali toccano a pagarli a me. Ma non sara questo l'ultimo errore di Mg.
 
 
 
Domenico. Io non lo volevo in casa, et cosi procurai al principio destramente, ma
 
 
 
non ci l*u rimedio, perche venne da se et piglio la stanza; et, per esser veramente
 
 
 
ai'fettionato, non mi parse di mandarlo via. foco apresso ha cominciato ad imaginarr
 
ai che il Big Giuseppe non gli voglia bene, et cosi esse e il primo che comineia
 
 
 
la disunione in casa. He procurato Battergli in consideratione la sua residenza al
 
 
 
canonicato, et la mala stanza che ha qui in casa mia et che potria pigliar le par
 
 
 
te et dormire in casa sua piu commodamente; ma d'ogni cosa s'inombra. Bavero patien-
 
 
 
re
 
 
 
za fin che potro. Ho conferito con nostro 3ig
 
 
 
del pigliar presenti; et habbiamo
 
 
 
^3^
 
 
 
risoluto che non pigli cose di gran valuta da principi interessati ne da cardinali;
 
 
 
re
 
 
 
et cosi ho cominciato a fare. Nostro Sig
 
 
 
ha promesso provedermi quanto prima.
 
 
 
Mi raccomando a V. S. et alla consorte sua. re
 
Di V. 8. molto 111
 
 
 
Di Roma, li 2 d'aprile 1599*
 
 
 
 
fratello amorevolissimo per servirla
 
fratello amorevolissimo per servirla
 +
<pb/>
Footer (noinclude):Footer (noinclude):
Line 1: Line 1:
<references/>
+
<references/> {{TurnPage}}

Latest revision as of 11:18, 6 May 2020

This page has been validated

Molto Ill.re Sig.r Fratello
La risoluzione che Angelo venga qua all'ottobre è buona, et io non voglio ingannare il mondo, occultando un nipote già di età e già ho detto al Papa lo stato di V. S. et che di sorelle non ho altri che un nipote. Ma ben desidero che questa estate non perda il tempo, ma si esserciti ne fondamenti di grammatica, e saria forse bene esercitarlo nella grammatica che qua usano i nostri padri, perché non fusse nuovo in questa sorte di grammatica. Se bisogna tenergli un maestro a posta, V. S. lo pigli a conto mio, perché non ho scrupolo di spender in Angelo, parendomi limosina.
Ho inteso che V. S. non lodò che si mandasse quel corriere a piede il giorno della promotione. Lei ha ragione, et il torto non è mio, ma di Mg. Domenico, che in questo mostrò il suo giuditio. Stando in quella furia di visite et rumori, mi disse Mg. Domenico che era uno in ordine per correre et che desiderava mie lettere: così scrisse subito pensando che quello fusse il primo et corresse la posta. Poi la sera mi fu detto che non era il primo et che andava a piedi; et nondimeno gli diede 18 testoni, i quali toccano a pagarli a me. Ma non sarà questo l'ultimo errore di Mg. Domenico. Io non lo volevo in casa, et così procurai al principio destramente, ma non ci fu rimedio, perché venne da sé e pigliò la stanza; et, per esser veramente affezionato, non mi parse di mandarlo via. Poco appresso ha cominciato ad immaginarsi che il Sig.r Giuseppe non gli voglia bene, et così esso è il primo che comincia la disunione in casa. Ho procurato mettergli in consideratione la sua residenza al canonicato, et la mala stanza che ha qui in casa mia et che potria pigliar la parte et dormire in casa sua più comodamente; ma d'ogni cosa s'inombra. Haverò pazienza finché potrò. Ho conferito con nostro Sig.re del pigliar presenti; et habbiamo risoluto che non pigli cose di gran valuta da principi interessati né da cardinali; et così ho cominciato a fare. Nostro Sig.re ha promesso provedermi quanto prima. Mi raccomando a V. S. e alla consorte sua. Di Roma, li 2 d'aprile 1599.
Di V. S. molto Ill.re
fratello amorevolissimo per servirla
---page break---