Page:BLMM 1060 02.djvu/37

From GATE
Revision as of 13:42, 8 January 2020 by Irene Pedretti (talk | contribs) (→‎Not proofread: Created page with "farmi inquieto. Siamo arrivati a Malta, subito il Gran Maestro ed altri signori mi hanno fatto sbarcare in terra senza che noi facessimo la quarantena ed alcuni di quelli schi...")
(diff) ← Older revision | Latest revision (diff) | Newer revision → (diff)
The printable version is no longer supported and may have rendering errors. Please update your browser bookmarks and please use the default browser print function instead.
This page has not been proofread


farmi inquieto. Siamo arrivati a Malta, subito il Gran Maestro ed altri signori mi hanno fatto sbarcare in terra senza che noi facessimo la quarantena ed alcuni di quelli schiavi conoscenti della mia patria mi insegnano che io non dico mai quello che sono, così ho fatto. Nel principio, pensate voi che malinconia avevo io all’hora, il magior fastedio che havevo erano le visite di quelli cavalieri ognuno voleva vedermi, et li pensieri della mia patria, del mio padre e della mia madre, della mia moglie delli mei figliuoli della mia schiavitù. Dissi lacrimando con grandissimo dolore vedendo i christiani nelli miei occhi inimici dicendo questi sono inimici miei e inimici della fede di Mohametto, non voglio parlare né trattare con i nimici