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f. 115r


si che lei con l'essempio suo d'esser crocifisso sempre con Christo deve tirar molte anime fedeli alla vera via della perfettione che conduce li viaggianti per essa all'Eterna vita che è Christo Giesù il quale dice e di se stesso dice: ego sum via, veritas et vita et io lo stesso dovunque sarò farò et io con la divina gratia farò sempre lo stesso dovonque sarò fin che lasci una volta la mia vita mortale per servitio e gloria di Dio il quale. Ò Dio immortale che cosa insegnate alli vostri discepoli? Hoc est preceptu meu, ut diligatis invicem sicut dilexi vos. Di che maniera ò Signore ci havete amato! Maiorem diletionem nemo haber ut anima sua ponat quis pro amicis suis. Volendo questo gran Signore questo unico e sommo Pastore conoscere se San Pietro veramente lo amasse gli raccomandò tre volte le sue Pecorelle: Petre amas me? Pasce oves meas. Il che mi fà intendere che la stessa raccomandatione fà Christo Giesù à ciascuno delli suoi seguaci.
Donque se questo tiene Dio per conatrasegno del suodi chi lo ama, diciamo davero una volta per sempre con l'Apostolo San Paolo cora omnibus: Fratres, quis nos separabit à Charitate Christi? Tribulatio, an angustia, con tutto quello che seguita nell'epistola ottava ai Romani. In tanto procuriamo d'animar a dir con verita: Mihi aurem obsit gloria, nisi in cruce domini nostri Iesu Christi, per quam mihi mundus crucifixus est, et ego mundo accioche potiamo verificar Charitas Christi urget nos per la quale senza risguardo ad altro si sentira da vero dir francamente da noi quello che già si è detto di sopra: Quis nos separabit.