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f. 109r


da voi? Se le genti mondani sono allegri consolati per qualche gratia di quello prencipe amico loro, come io sono consolato allegro per tante gratie che mi havete fatto? Senza hò pigliato amicitia con voi, ne meno mai conosciuto a voi! Signore come io posso stare senza la vosta amicitia? Voi mi havete imparato questo sapore che non ci è gusto simile di questo gusto della amicitia vostra, come io posso lasciare ò Dio mio? Quando mi manca l'agiuto vostro sono perso, perche io sono nente et voi tutte le cose ò Dio mio, che ferita è questa che mi havete dato dolori contenui dell'vostra oh' quanto dolce, ó quanta cara ó quanto stimata da me l'vostra amicitia! perche io ho provato altre cose Mondane, e provato l'vostra amicitia non posso isplicare mai come è ò Dio mio non mi ne curo dell'consolatione ma io non mai posso spartire da voi! Quando mi viddi che io sono abandonato da voi, io assai tremo dico forse ho farro qual