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Molto R.do in X.to P.re
P.C:
Per dar notitia à V.R. di quanto mi hà interrogato per la sua ultima;
scrivo questa. E ben che così breve, credo che mi scuserà sapendo la mia
grandis.a occupatione con questi infedeli. I convertiti fin adesso sono di
numero cinquanta due, spero di guadagnar dell'altri dimani, mentre sono
preparato di predicar domani in chiesa à molti mahomettani, che sarańo
condutti di gran numero; nella domenica passata è stato un gran concorso di
gente à sentir cosa simile nella stessa chiesa, e la stessa gente condurrà li
schiavi, ò sua, ò d'altri. hieri hò disputato con due ostinatis.mi per esser inten-
denti bene nella setta mahomettana, quali ambidue dopo molte hore di fatiga
mia, il Sig.re li illuminò. Quel Turco di Livorno mi scrisse in questa settimana
due lettere, una Italiana con la sua sottos.ne in Arabico, e l'altra tutta arabica
voltata da me per dar sodisfatione à V.R. ambedue mando con questa. Questo Em.mo
Cardinale, fin adesso mi mostra gran affetto; due ò tre giorni sono mi mandò
la licenza per confessar quelli, che sono fatti christiani, con promessa di
mandarmi un'altra quanto prima per tutti. Riverisco caramente il nostro P.re
Generale, con tutti cotesti P.P. Flli raccomandandomi alle Sante orationi
di tutti. Napoli 29. Maggio 1666.
di V.R.
Al P. Domenico Brunacci
Humilis.o in X.to Servo, et indeg.mo figlio
Baldassare Loyola Mandes

V.R. mi facci gratia di dir al P. Sesti
che hò havuto la risposta del Sig.r Agostino
Sesti, circa la lettera donatami dal detto P.re
la qual lettera fù capitata nelle proprie mani
di quel Sig re al quale fù inviata, e promise di
mandar la sua risposta, che così mi scrisse il
Sig.r Agostino.

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