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Revision as of 17:45, 16 March 2020

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Molto R. in X.to Pre.
P.C.
Hieri hò ricevuto due lettere di V. R. una scritta alli 30. di maggio, e l'altra alli 6.
di Giugno per le quali m'hà fatto saper la sua gran carità nel cercar la salute
di due anime, cio è uno che si cerca d'aggiustar l'anima sua ò col battezzarlo sotto
conditione, ò far altro secondo l'indirizzo dell'Inquisitore di Roma per mezzo del P. Fabri
e l'altra del Livorno cercando anche la sua commodità per poter servi il sig.re con
magior affetto; la ringratio del tutto, e stò aspettando la spiditione del P. Fabri, quale
caramente riverisco; circa poi dell'altro di Livorno hebbi una risposta del Sig.re
Agostino Sesti, per la quale mi fece sapere, quanto fece egli per questo huomo, e che si
potrà liberarlo con cento, e cinquanta pezze, mà io giù nò posso farlo comprar da
qualche Sig.re per due cause, prima il prezzo nò è ordinario, mentre sogliono comprar
altri per cento pezze, e un poco più o meno, e l'altra perche nò è presente per esser
veduto da chi lo vorrà comprare, e per tanto mai hò voluto dar notitia di lui esser
schiavo in Livorno per nò far la cosa sua andar in altri pensieri; mà pe nso
dopo d'esser consegliato con il Sig.re di scrivere una lettera à Madama di Parma
sorella del gran Duca, la quale m'hà scritto più volte affetionate lettere, e le ris-
posi spiritualmente, accioche faccia qualche contra segno di pietà verso questo
povero huomo desideroso d'abbracciar la verità evangelica. Fin hora nò hò ha-
vuto ancora nessun avviso più di quello, che scrissi a V.R. circa il mio bramato
viaggio del Mogor, nè d'altro, solamente mi venne una lettera da un P. di Messina,
il quale mi dice che stanno aspettandomi ivi di passaggio; di qui , che forse
quella nuova messe della quale mi scrisse il P. Assistente d'Italia sarà verso
quella parte, ò in Malta, mà io nè anco voglio saper dove sia per obedir i miei
superiori alla cieca, però se haverò qualche avviso d'andar verso qualche luogo
delli sopra detto, in Genova sarà per il mese di Luglio Galere
che sogliono andar ogni anno à prender seta da M
mani di Dio
secondo la sua divina volontà, assicurato ciò, andarò senza riguardo à cosa alcuna per servitio del mio ama
et amantis.mo Sig.r Giesù Christo, mentre dico sempre allo stesso Sig.re Si ambulavero in medio umbrae mortis, nò
mala; quoniam tu sanctus es. e mi pare che possa dir francamente à tutti: Audivit Dominus, et misertus est mei:
factus est adiutor meus. Circa il fratello Capacci nel giorno di corpus Domini fece i Santi voti, e por domani andarà à
dar la rettorica in Milano, egli si dtardo alcuni giorni più à far i suoi voti per esser stato alcuni mesi sono ammalato
febre per domani habbiamo dà battezzar alcuni Turchi in S. Gerolamo. Per fine la riverisco come anche faccio verso
cotesti P. P. e F.F. et alle sante orationi di tutti molto mi raccomando. Genova 13. di Humilis.mo
di V.R.

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