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Molto R.do in X.to P.re P.C: Scrivo così in compendio à V.R. per la gran scarsezza di tempo che hò; Le rendo infi-
n
ite gratie della lettera che m'inviò, e della carità che usa meco di tante divotioni che
fanno i miei caris.mi fratelli per rendimento di gratie à Dio, et impetratione di magior bene
circa la salute dell'anime. Il contento di questa lettera arabica mandatami da V.R. è
ch lui desidera d'esser libero per poter abbracciar la veritò christiana quando sarà arri-
vato da me per insegnar lila; mà una cosa sola che mi scrisse, mi hà dato gran fastidio, ciò è
hebbe per le sue mani una lettera inviatami dal Figliuolo di Rè di Tunisi, cioè quello che
venne alla Christianità, et hebbe per nome Don Filippo, questa lettera disse fù presa di nuovo d'
schiavi nascostamente, e l'hanno stracciata della quale nò restò se nò il sigillo, che sta
appresso di lui nel Livorno; mà la cosa che mi diede fastidio è questa, che sò di certo, che non
mi hà scritto per altro, se nò per trattar meco in torno la salute dell'anima sua, e come
l'hanno presa, così senza dubio l'hanno letta, e daranno nuova di quanto era alli padroni
di Tunisi. V.R. gratia di scriver una lettera à quel Sig.re, che conosce questo Turco