Page:APUG 2801.djvu/115

From GATE
The printable version is no longer supported and may have rendering errors. Please update your browser bookmarks and please use the default browser print function instead.
This page has not been proofread


della compagnia. Una volta vi fu donna Anna Colonna con le principali dame di Roma.

4
Sollevatione tramata

Oltre questa tragedia[1] fu designata una comedia da una camerata quale comedia scoprendosi poco decente, fu impedita. Per tal impedimento fu tramata una sollevatione nel recitamento che si fece della tragedia, nella quale recitandosi tutto il Seminario fu facilmente fatto un accordo da tutte le camere di sollevare di notte tutto il Seminario nel principio di quadragesima continuando ancora la commotione degl’animi agitati nel carnevale. Nel principio dunque di quaresima fu concluso ch’in tempo di notte uscissero tutte le camere fuori al romore che facessero due accordati già in ciascuna da dovere comminciare e gl’altri seguire estinguendo prima li lumi delle camere et anco quelli del Seminario acciocché nelle tenebre non si potesse vedere quello che si facesse in tanta confusione. Quest’accordo fu scoperto, e ritrovandosi li capi fu impedita la sollevatione, e li capi furono licentiati, questi furono Carlo Albizi che partì il sabato avanti la prima domenica di quaresima e poi seguirono Stefano Gradi, Gio. Paolo Palunci, et Alessandro Vante e Vincenzo Albizi, questo dopo esser stato fuori pregò d’esser ricevuto di nuovo sin tanto che ritornasse a Roma suo padre da Spagna, impetrò la gratia, e poi da suo padre informato delli suoi mali portamenti fu levato dal Seminario con poco suo honore.

5
Stefano Palmieri cacciato

In questa sollevatione c'hebbe qualch'intelligenza Stefano Palmieri Romano, chierico, però fu ancor egli licentiato dal Seminario essendo Teologo del 3° anno, essendo stato in Seminario anni X et era Prefetto della Congragatione. Recorsi il Card. Biscia, quale sapendo la causa non s'adoperò nienti per farlo tornare. Monsr. V. Gerenti gl'intimò o fece intimare che deponesse l'Habito di seminarista tre giorni doppo l'uscita e che non s'accostasse al seminario sotto gravi pene. Il Carde. Ginetti, Vicario, lo mandò a chiamare e li minacciò gravi pene se non desisteva di parlare malamente delli Padri del seminario el'avessi diprezzati d'altra maniera si come fece, raccomandandosi perfine al carde. di Savoia, D. Constanza Barberina e Padre Rmo. Generale della Compagnia di Giesù e mai potte ottenere d'esser rimesso in seminario essendosi mostrato indegno.

  1. Il Teodoberto