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a' tutti ch'erono caggione del sua prigionia, condannate e morte ag-
giongendo che li peccati di questo Regno hanno meritato infinito casti-
go, et il giusto sdegno di Dio, onde lo pregava per sua misericordia che
voltasse da loro l'ira sua e richiamasse quel populo a' Penitenza accio-
che vedesse e riconoscesse li suoi peccati, e così pregando tutti li catolici
ch'orassero seco doppo ch'hebbe detto il Pater noster, e l'Ave Maria
et essendo di già attaccato con il capestro alla forca fù dato ordine
che il carro sopra del quale egli stava in piedi si ritirasse. mentre
recitava l'ultime parole dell'Ave Maria ora pro nobis peccatoribus
nunc et in hora mortis, il carro fu ritirato di sotto e restò apiccato fin
che gloriosamente se ne morisse. Doppo la morte mentre pendeva dal
Patibolo fù scagliato alla presenza di molto populo concorso a' veder
il suo martirio, nel levarli la camiccia gli fù trovato sopra la
nuda carne, un altra camicia senza maniche d'una tela grossis
sima ch'arrivava più giù della metà del corpo, e quest'era il cili
tio che continuamente portava Tomaso sopra la nuda carne qual
vista diede a' tutti li ministri e circonstanti una grand edificazione
e fece fare all'inimici della fede catolica gran concetto della santità
di Tomaso
fù martirizzato il detto Tomaso come si è accennato con altri sei sacerdoti nell'
Anno 1582 doppo il mese di maggio non sapendosi precisamente il giorno et il mese
E con raggione vengono questi santi martiri assomigliati alli sette Maccabei
li cui nomi furono Luca Chirbeo che fù alunno del collegio inglese di Roma
Il 2° fù Tomaso Cottamo Convittore del collegio Germanico e poi del seminario Romano e fi
nalmente Religioso della compagnia di Giesù Tomaso fordio Alunno del collegio Inglese
di Remis, Giovanni Sherso Alunno del collegio di Remis, Guglielmo filbeo del
medesimo collegio Guglielmo filbeo del medesimo collegio Roberto Jonsons, e Lorenzo Ricansons
del medesimo collegio di Remis sacerdoti tutti.
Parlando l'Historia di questi martiri dice così. In quant'honori poi questi
gloriosi martiri habbino da esser nella chiesa di Dio per l'avenire, e particolarmente