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di Salerno in capo di Piazza Navona per andar à Pasquino. Fù il detto Ludovico
levato al Battesimo nella Parocchia di S. Pantaleo da D. Bartolomeo Cardinale della Cueva
figlio del Duca d'Albuquerque. Dimostrò dalli primi anni molto docile
ingegno et inclinatione particolare alle cose della Religione e della chiesa
onde fù con molta cura e diligenza allevato così nelli costumi come nelle
lettere greche e latine da Girolamo Silva Sacerdote Bolognese di non volgar
eruditione. Mentr'era d'età di nove anni fù dal Re D. Filippo 2.° fatto
naturale dei suoi Regni di Spagna havuta gratia da Papa Pio 4.° di chiamarsi
nelle speditioni Chierico Romano, e di Malaga. Nell'Undeci anni
fù da Marc'Antonio Maffei Arcivescovo di Chieti poi cardinale ordinato alla prima Tonsura
et agl'ordini minori. Ne par da tacere che facendo il Cardinale Vitellozzo Vitelli
di chiamar in casa sua da huomini dottissimi li Decreti del concilio
di Trento voleva che D. Ludovico, benche fosse di se poca età v'intervenisse
Di Anni 14, entrò à studiare nel collegio Germanico per convittore alli 16 di
Giugno dell'anno 1566 con un suo fratello minore chiamato Gio: Batta. Studiò
per spatio di un anno e mesi due le belle lettere d'Humanità e Retorica havendo
havuto per maestri il P. Tomaso Correa nelle lettere latine, et il Padre Gio Pietro Maffei
nelle Greghe, nelle quali fece sopra gl'altri scolari non mediocri profitto.
Hebbe compagni in questo collegio il conte Giulio Savorgnano, il conte
Sigismondo della Torre et il conte Sguarcemberg. In questo tempo compose
in verso heroico un nobile poema della Resurettione del Salvatore, e prima
ch'uscisse del collegio sostenne con molta laude publiche conclusioni di Re
torica. L'anno seguente del 1567. fù fatto scrittor Apostolico et hebbe à nomi
natione del Re di Spagna da Papa Pio. V. due cento scudi di pensione
sopra la chiesa di Trivento, et per insigna di Mons. D. Luigi suo Zio il
Prestamo di Villa nueva dellas Torres nella Diocesi di Salamanca stato
di D. Luigi primo Arcivescovo di Salerno.
Quest'anno medesimo 1567. nel principio di Novembre ando allo studio Perugia,
dove udì Francesco Cantucci che fù poi Auditor di Rota e Vescovo de conti. Tobbia
Nonio, Ronaldo Ridolfi Marc'Antonio Eugenio, e Giovanni Paolo Lancellotti Dottori