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Si soglino chiamar alle volte li Ministri del collegio per ritrovarli alle Repetitioni, et
raccomandarli in commune et in particolare li nostri scolari
Quelli che hanno da Predicare si sogliono avisare una settimana inanzi, ò al più
quando fusse alcuno debole 15. giorni facendosi predicare ogn'anno li filosofi e Teologi
Il Prefetto di studi visiterà le Repetitioni e camere una volta la settimana
ò ogni 15. giorni
Non si recita cosa alcuna ò in sala ò Refettorio del seminario se non sia stato approvato
dal Prefetto di studii
Alli 12. luglio 1584. Dal P. Rettore Giovanni Paolo Novarola fù ricercato il P. Generale. Claudio
Acquaviva(?) se si poteva proporre al Cardinale ch'alcuni chierici studiassero filosofia
nonostante L'ordine di studiar cosi. Rispose che quando fussero trovati atti per l'ingengno
e costumi si poteva proporre
Il Rettore ordinarà al Prefetto ch'intenda che li nostri che stanno in seminario non manchino
d'andare alle Repetitioni, et all'altri essercitii, o se sono impediti troppo lo riferiscano
Al Pr(?) acciò proveda
Ogni volta che si farà alcun Atto, ò diffenderanno Conclusioni ò si darà grado, o si
recitarà alcuna oratione ò poema in collegio Romano il Prefetto lo farà intendere per tempo
alli Prefetti del seminarii ò collegio accio possino esser pronti
Si usarà quella diligenza ch'altre volte si è usata accio non passino li Convittori
con tanta facilità dall'Humanità alla logica, et ordinariamente non si lasceranno
passare se non quelli, de quali si giudica che non siano per far più frutto nella
lingua latina, e che sono d'età matura, e se in alcuno particolare si trovarà
difficoltà si consideri bone quelle che conviene fare
L'orationi, e Poemi per le feste delle camere non si faccino senza saputa del Superiore,
e si diano à persone che per questo non si distrahino da suoi studii pronti(?)
come à Retorici, et Humanisti, ò pur in tempo che non s'impedischino le lettioni,
et altri essercitii, come nelle Vacanze. se possano ancor dar à filosofi.
Nelli Giorni di Carnevale (?) tempo ch'è doppo La Ricreatione del Giorno fin
alla cena è tempo di studio, e se pur alcuno non volesse studiare, stia al suo
luogo quieto in silentio e lasci studiar gl'altri