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REGOLE
Della Sacrestia

Il P. Prefetto della capella haverà scritto in una Poliza li chierici che sono à proposito
per esser sacrestani, et in un altra li chierici per la messa commune
Veda il Sacrestano Maggiore nel fine di ciascun mese dal P. Prefetto della Capella
per sapere quelle ch'hanno d'aiutare per il seguente mese, o chiamaseli vadino in sacrestia
insieme, e nettino tutti li Vasi, e casse, e spazzino la capella insegnandoli tutto
quello che bisogna come il modo di piegare li paramenti e di riporli.
Il sacrestano maggiore durerà per dieci mesi almeno. Nel fine delli quali dommandarà
al P. Prefetto della Capella chi gl'ha da succedere, e cose li consignarà tutte
le Robbe della Sacrestia.
Uno delli Compagni del Sacrestano maggiore vadi ogni mattina al tempo dell'
Oratione à portare nella capella Vino et Acqua fresca empiendo un paro d'Ampolline,
e veda se ci sono Hostie à bastanza per quel giorno, e l'altro compagno
al tempo della Ricreatione doppo pranzo voti l'Ampolline riportando al
Dispensino il Vino lasciandole piene d'Acqua accio si conservino nette.
Il sacrestano maggiore con li suoi compagni almeno ogni mese faccino l'Hostie
Il sacrestano il sabato sera dia li panni bianchi alli suoi compagni, cioè dei
Purificatori per la settimana seguente, et il fazzoletto per l'Ampolline, et il Sciugatore
per le mani, e quel che si tiene sopra il calice per il servizio del sacerdote
et l'Amitto. Ma il Camisce e corporale ogni mese, similmente la prima tovaglia
dell'Altare ogni mese.
Ogni dì doppo il pranzo nel tempo della Ricreatione li compagni del Sacrestano
maggiore scopino, e nettino l'Altare coprendolo con il corame , et ogni settimana
almeno scoperanno la capella due volte.
Li compagni del sacrestano maggiore il Venerdi à sera faccia benedir l'acqua
accioche il Sabato li scolari l'habbino apparecchiata in capella per pigliarla
La Domenica mattina, e l'altre feste quando si dice la messa commune subito
che sonarà vada il sacrestano maggiore con uno delli suoi compagni in sala à dommandare
alli Padri delle camere quanti si vogliano communicare delli suoi