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verso di noi. Ieri sembravano avere un atteggiamento ostile per lo più. Oggi salutano, riprendono fotografie, gridano urrah! quattro volte. [1]
Alle 23.30 arriviamo a Kopenhagen. Gran gente. si scende e si va alla Delegazione. [2]

29 luglio Domenica
Si pranza all'una dopo mezzanotte e poi ci portano in un albergo molto lontano dalla città. Il Generale e Cecioni restano alla Delegazione. Verso mezzogiorno tornano a prenderci. Io farò colazione alle 14. Sempre gente al cancello. Vado al Collegio dei Padri a St. Kninderkale, poi ritorno alla Delegazione. Alle 21 si va alla stazione.
Oggi Cecioni mi ha detto tutto contento "Sa! ho inteso le campane!" Lì per lì non capivo, ma poi ho avvertito anche io che da quasi quattro mesi non sento più suonare le campane. E Cecioni mi dice dell'impressione che ne ha avuta e dei ricordi di famiglia.
Alla stazione ci aspetta molta gente e sono preparati molti apparecchi fotografici.
Si parte alle 23.

30 luglio Lunedì

Quando mi sveglio siamo già in Germania, ma non riusciamo facilmente a individuare la via che

  1. Poche settimane erano trascorse dal positivo recupero dei superstiti ma gli aspetti tragici per le genti scandinave erano ancora troppo recenti, autentiche ferite ancora aperte.
    L'icona nazionale norvegese, l'esploratore Roald Amundsen misteriosamente scomparso, il noto meteorologo svedese Malgmgren deceduto. La stampa che faceva il proprio consumato "sporco" mestiere. Atteggiamento delle genti assiepate al transito del convoglio alle stazioni, dapprima ostile, via via andava rasserenandosi.
  2. Rappresentanza diplomatica che, in assenza di un’Ambasciata in loco, svolge le sue funzioni pur non appartenendo al medesimo rango.