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Atto 3 scena XIII
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<center>Atto 3<sup>o</sup>. Scena XIII<sup>a</sup></center><center>Leontio solo</center> <br> Leont. Hai visto, et hai inteso il tuo mal, il tuo danno, e la tua morte, et io nato senza hocchi e senza udito <sic>confussi</sic> et è rimasto il cor nel petto? E vivo? E spiro ancor? E godo della luce del sol? ah sorte iniqua che m’allattasti alle speranze et hora del mio sperar è disperato il frutto che mi poter di peggio hoggi avvenire? La morte del Rè, il Regno in man d’Evandro scoverte le mie frodi e i tradimenti, e quel che sopravanza ogni mio male amico resta al nuovo Rege il Duce ohime che sento l’alma stracciarmi à parte à parte scorrer per le mie vene mortifero veleno e scatenato il core dalla sua propria fede và vagando trà rabbia, e trà furore. godi pur godi Evandro del nuovo Regno havuto: il ciel, il ciel io prego che la sedia Reale
Leontio solo
 
Leontio hai visto et hai inteso il tuo mal, il tuo danno, e la tua et io nato senza hocchi e senza udito io fussi et è rimasto il cor nel petto? E vivo? E spiro ancor? E godo della luce del sol? … la sorte iniqua che m’allattasti alle speranze et hora del mio sperar è disperato il frutto che mi poter di peggio hoggi avvenire? La morte del Rè, il Regno in mano d’Evandro scoverte le mie frodi e i tradimenti, e quel che sopravanza ogni mio male amico resta il nuovo Rege il Duce ohime che sento l’alma stracciarmi à parte à parte scorrer per le mie vene mortifero veleno e il core dalla sua propria fede và vagando trà rabbia e trà furore. Godi pur godi Evandro del nuovo Regno havuto: il ciel il ciel io prego che la sedia Reale
 

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Atto 3o. Scena XIIIa
Leontio solo


Leont. Hai visto, et hai inteso il tuo mal, il tuo danno, e la tua morte, et io nato senza hocchi e senza udito confussi et è rimasto il cor nel petto? E vivo? E spiro ancor? E godo della luce del sol? ah sorte iniqua che m’allattasti alle speranze et hora del mio sperar è disperato il frutto che mi poter di peggio hoggi avvenire? La morte del Rè, il Regno in man d’Evandro scoverte le mie frodi e i tradimenti, e quel che sopravanza ogni mio male amico resta al nuovo Rege il Duce ohime che sento l’alma stracciarmi à parte à parte scorrer per le mie vene mortifero veleno e scatenato il core dalla sua propria fede và vagando trà rabbia, e trà furore. godi pur godi Evandro del nuovo Regno havuto: il ciel, il ciel io prego che la sedia Reale