la mia pena infinita per essermi crudel terrammi in vita
Rè. portate da seder, non fate ch'entri persona alcuna in questo loco, hor dimmi come restasti ò Duce per la gratia negata? afflitto io credo.
Pag. qui è da seder per voi, e per il Duce Sovrano imperator, Monarca invitto.
Agos. Signor restai, nol niego afflitto e sconsolato, il ben del vostro stato chiedei, voi mel negaste, e mel negaste ò Rege con scorno e con vergogna, à tempo, ch'io dovea de miei sudori ricever la mercede, mà s'à voi piacque, al fine faccisi il vostro gusto, ch'il Duce è pronto à dar per voi la vita.
Rè. mi piace il tuo pensier, e accioche sappi, che la persona tua io tengo à caro, quest'è una carta che mi vien da Toza secretamente per un messo à posta, contiene in se un tradimento ordito contro la mia persona, el Regno anchora d'un cavalier della mia corte, appunto come sarebbe à dir dell'esser nostro. mà perche da me stesso non vuò fidarmi in questo ch'è negotio si grave, et importante
bramo da