che morir per la fede, quella fè che con stenti e con travagli piantiamo nel Giappone? Convien c'hora s'irrighi col nostro sangue ò Dio ò Dio mio Redentore tanta dolcezza non la copre il core.
Agos. Tu godi Paulo è vero, e teco godon anco i tuoi fidi compagni, che perdendo la vita nova vita acquistate di questa assai megliore, io solo, io solo piango perche qui sol rimango.
Gio: non pianger più Signore e se pur pianger vuoi piangi, piangi il Giappone tutto il Giappone con esso, che di Christo abbracciar non hà voluto la fè, la vera fede, e della morte nostra deh non ti coglia homai che non è morte, nò; mà vera vita.
Agos. Ahi che non posso consolarmi un punto nasconditi, se mi ami Paulo, Giovanni, e Dieco, né date questo affanno al mesto core di vederai trà lacci avvinti e presi.
Dieco. Ah non convien Signore rifiutar hor di dio il gran favore.
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