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Illustrissimo Signore

Ella ch’è così chiara non meno per fama di dottrina che
di cortesia vorrà spero perdonarmi se mi permetto frastornare alla
S.V. Ill.ma uno de’ suoi preziosissimi momenti col pregarla a voler leggere
queste poche linee.
Proporrei di ottenere la continuazione indefinita dell’effetto
già conosciuto delle trombe aspiranti partendo dal principio che la pressione
atmosferica agisce qualunque altezza dal suolo.
Sia A il luogo ove si truova l’acqua, B il luogo fino al
quale s’intenda di condurre questa, e 90 piedi l’altezza da A fino a B.
Si collochi in A una tromba aspirante; questa solleverà l’acqua a 30
piedi di altezza. A questa altezza di 30 piedi, dov’è stata portata l’acqua
per mezzo di questa tromba, sia posta una seconda tromba. Questa seconda
tromba porterà l’acqua stessa già sollevata di 30 piedi dalla prima tromba,
all’altezza di altri 30 piedi; e così l’acqua da A fino a questo punto si
sarà sollevata già di 60 piedi. A quest’altezza di 60 piedi, dov’è stata
portata l’acqua dalla prima e dalla seconda tromba, sia posta una terza
tromba. Questa terza tromba porterà l’acqua stessa, già sollevata di 60
piedi dalla prima e dalla seconda tromba all’altezza di altri 30 piedi; e così
l’acqua da A fino a B sarà salita di 90 piedi, come si voleva.
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