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Molto Reverendo Padre. Capendo io con quale <unclear>aggiatim</unclear> abbia <abbr>V.P.</abbr><unclear></unclear> rimirato sempre e opere <unclear>Pio</unclear> Alfonso Borelli , non mi resta luogo di dubitare che io <unclear>presente</unclear> caro un libro dato dal <unclear>me</unclear>: ... alla luce sopra la forza della percossa . Io ne mando però alla <abbr>R. V.</abbr> : un esemplare acciò ella riconosca in 3 occasioni lo continuazione del mio parziale affetto
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<p>Molto <abbr>R.do Pre</abbr>. Sapendo io con quale <abbr>aggradim.to</abbr> habbia <abbr>V.P.à</abbr> <lb/>rimirato sempre le opere del <abbr>dott. Gio.</abbr> Alfonso Borelli, non mi resta  
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<lb/> <abbr>prsentem.te</abbr> alla luce sopra la forza della persona. Io ne  
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<lb/>resto augurandole intanto ogni felicità <abbr>L.</abbr> <abbr>Di Fir.e</abbr> 16 <abbr>Ag.o</abbr> 1665</p>
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Molto R.do Pre. Sapendo io con quale aggradim.to habbia V.P.à
rimirato sempre le opere del dott. Gio. Alfonso Borelli, non mi resta
luogo di dubitare che sia per esserle caro un Libro dato dal med.o
prsentem.te alla luce sopra la forza della persona. Io ne
mando però alla P.Vra. un esemplare acciò ella riconosca in
le occasioni la continuazione del mio parziale affetto, co'l'quale
resto augurandole intanto ogni felicità L. Di Fir.e 16 Ag.o 1665



Al Piac.re di V.P.
Medici Leopoldo
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R.ndo Kircher