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<p>Di Vostra Reverenza</p>
 
<p>Di Vostra Reverenza</p>
  
<p>Indegnissimo Servo In Cristo</p>
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<p>Filippo Libertozzi</p>
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R.do In Xpõ Pre.
P. X.
Mancarei ad ogni mio dẻbito, se da Genova nõ inviassi al mio P. Atanasio qualche av=
viso, e qualche nuova. Siamo quà giunti la vigilia dell’Ascensione, sani, e salvi per
la Dio gratia, bẻnche in un mese di viaggio habbiamo provato le quattro stagioni in grado
pfettis.mo. Io singolarm.te l’hò passata benis.mo, & vivo con gran cõtẻntezza d’animo, e di
corpo, vado spesso al mare, m’imbarco, nõ ne provo nocumento nemeno, et altro nõ bramo, che
d’imbarcarmi una volta per l’Indie. Il giorno d.a S.ma Trinità dirò la prima messa, e
subito tutti e trẻ ci mettẻremo in camino p Turino, Nizza, Lione, e Parigi, con qual sorte,
nõ sò, poichẻ si dicẻ p cosa cẻrtis.ma esserẻ già dichiarata la guẻrra di francia cõ Spagna.
Il P. Baltasar la passa molto bene. hà ricevuto gran carezzẻ daỉ Principi di Toscana,
[1] da Madama di Parma, nõ si può dirẻ cõ parole. dico solo, essere stato da qƚƚa
presentato di cento doppiẻ, d’una bellis.ma crocẻ cõ diamanti & et altre cose di valuta
di 6, ò 700 scudi. qui` in Genova è adorato da tutti, e fà cõversioni di Turchi
ad ogni momento. Io spẻsso mi ricreo sopra le Galere, vascelli & dove parlo Tedesco
Greco, Spagnolo & e sono inteso, ẻt intendo tolerabilm.te. P. Atanasio preghi Dio p quẻsto
povero pen.te, acciò possa corrispondere à tanti bẻnefitij, chẻ mi hà fatto, acciò mi dia
vẻro spirito da operare qƚchẻ cosa riguardevole p sua gloria. Io p V. R.lasciarò
d’offẻrirẻ buona parte d.e mie poche fatichẻ, nelle qƚi cõsumerò questo straccio di
vita. Vivẻrò sempre ricordevole d.a sua persona, d.a sua Charità, e ne spargerò
la fama sia’ all’orinte. Vorrẻi sapẻre à qual Padre dẻbbo offẻrire da sua parte
uno deỉ suoi libri in Portugallo, pche desidẻro servirla. p qui` finisco di nuovo rac=
comandandomi aỉ suoi SS.mi Sagrif.ci et Orñi. Di Genova 28 Maggio 1667.
D.V.R.
Ind.mo Sẻrvo In Xpo
filippo Libertozzj

Reverendo In Cristo Padre.

Pax Christi

Mancarei ad ogni mio debito, se da Genova non inviassi al mio Padre Atanasio qualche avviso, e qualche nuova. Siamo quà giunti la vigilia dell’Ascensione, sani, e salvi per la Dio gratia, benche in un mese di viaggio habbiamo provato le quattro stagioni in grado perfettissimo. Io singolarmente l’hò passata benissimo, & vivo con gran contentezza d’animo, e di corpo, vado spesso al mare, m’imbarco, non ne provo nocumento nemeno, et altro non bramo, che d’imbarcarmi una volta per l’Indie. Il giorno della Santissima Trinità dirò la prima messa, e subito tutti e tre ci metteremo in camino per Turino, Nizza, Lione, e Parigi, con qual sorte, non sò, poiche si dice per cosa certissima essere già dichiarata la guerra di Francia con Spagna. Il Padre Baltasar la passa molto bene. Hà ricevuto gran carezze dai Principi di Toscana,[2] da Madama di Parma, non si può dire con parole. Dico solo, essere stato da quella presentato di cento doppie, d’una bellissima croce con diamanti etc. et altre cose di valuta di 6, ò 700 scudi. Qui in Genova è adorato da tutti, e fà conversioni di Turchi ad ogni momento. Io spesso mi ricreo sopra le Galere, vascelli etc. dove parlo Tedesco, Greco, Spagnolo etc. e sono inteso, et intendo tolerabilmente. Padre Atanasio preghi Dio per questo povero penitente, acciò possa corrispondere à tanti benefitii, che mi hà fatto, acciò mi dia vero spirito da operare qualche cosa riguardevole per sua gloria. Io per Vostra Reverenza non lasciarò d’offerire buona parte delle mie poche fatiche, nelle quali consumerò questo straccio di vita. Viverò sempre ricordevole della sua persona, della sua Charità, e ne spargerò la fama sia all’Orinte. Vorrei sapere à qual Padre debbo offerire da sua parte uno dei suoi libri in Portugallo, perche desidero servirla. Per qui finisco di nuovo raccomandandomi ai suoi Santissimi Sagrifici et Orazioni. Di Genova 28 Maggio 1667.

Di Vostra Reverenza

Indegnissimo Servo In Cristo

Filippo Libertozzi

  1. illegible, one word
  2. illegible, one word