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<head>illustris.mi e Reverend.mo sig.re</head> <head>e Pronè mio colend.mo
 
<head>illustris.mi e Reverend.mo sig.re</head> <head>e Pronè mio colend.mo
 
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<p><hi rend="superscript">io intrascritto</hi> vengo cum queste <unclear>poche</unclear>  righe presantandomi <unclear>quant</unclear>'il  sagro sogho di <unclear>V.S.KC.mi</unclear> fermo umide et indegno, ben che seonnoscinto ,tutta mia stimolato dal P. Ferdinando Zimenez. e di lei degnissimo nipote P. Bernardino per la somma confidenza, che mi promette <add>che in varie perplessi riunta che fra </add> la rara fiu benignità ed affectione che porta agli letteratis; prendo ardire di interpellarle humilmente supplicandole di sr**me*i i <hi rend="superscript">spuntare</hi>  un negotio ren <gap/>di pora consideratione. il quale come sarà facile <abbr>VS.KC.me</abbr> a spedirlo così sarà di grand'endomento alla <unclear>Rep. Litter.ria</unclear> che pretendi mi esso, cum eterno honore di <abbr>VSKC.me</abbr> ,ed è. essendomi imposto,di far un'<sic>essatta</sic> <sic>definittione</sic>  di tutta la <sic>Tescana</sic> ,tanto moderna, quanto antica, con tutte le cose memorabili e meravigliose, che l'osservano meglio mi sono già da molti anni trattenuto in quest'argomento, con diversi viaggi fatti già in questa già in quella parte di maniera che quasi tutta ho visto ed <sic>essaminata</sic> con li propri, miei occhi con la <unclear>contentissima</unclear>  assistenza  del <abbr>Ser.mo</abbr> Gran duca di Toscana , il quale per le sue eccessive benevolenza mi trattenne fino l'anno 1659,14 giorni <sic>intieri</sic>, i farmi vederetutte le <hi rend="superscript">sue</hi> meraviglie fra gran stato e della gran reggia residenza di <sic>Firenzas</sic> ed avendo già annotato tutto quello che li autori raccontano d'essa non solo in materia d'antichità ma <sic>anche  
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<p>Io intrascritto vengo cum queste poche righe presantandomi avant'il  sagro sogho di<lb/>
</sic> infinite cose historiche geografiche,fisiche,importantissime per la notizia della posterità. mi mancò unicamente la più antica,e la più dalli primi secolifamosa città di Volterra e se m'avesse permessa la maggiore del tempo malagevole di <sic>pratticare</sic> in cotesti presi per l'aria <sic>lattina</sic> , <sic>allaquale</sic> sta sottoposta in certi tempi cotesto clima. non havrei lasciata l'occasione d'andarmene si propri persone ad governare tutti quelli <sic>prodigiusi</sic> effetti della natura <sic>hiquali</sic> conforme alla relazione de diversi fattori si scorgono in essa. ma non essendomelo permesso per di molti rispettosi consigli con tutto ciò ad accertarsi meglio, delle cose, che primo quasi meretibili e paradosse;<lb/></p>
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V.S.Ill.<hi rend="superscript">ma</hi> fermo umide et indegno, ben che seonnoscinto, tutta mia stimolato dal P. Ferdinando<lb/>
<p>ricorro a <abbr>VS.KC.me</abbr> pregandole <abbr>humilis.me</abbr> a compiacersi di far <sic>dalli prattici</sic> bel prëse esaminare tutte quelle cose, <sic>lequali</sic> leggono questo presente ragguaglio copiato dal P. frate Alberto Leandro nella sua Italia;e di significarmi,le veramente tutte quelli privilegÿ della natura si trovino ancora nel territorio volterrano. desidererei poi d'aver alcune <sic>inscrittioni</sic> con caratteri antichi</p>
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Revision as of 09:45, 5 May 2017

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illustris.mi e Reverend.mo sig.re e Pronè mio colend.mo

Io intrascritto vengo cum queste poche righe presantandomi avant'il sagro sogho di
V.S.Ill.ma fermo umide et indegno, ben che seonnoscinto, tutta mia stimolato dal P. Ferdinando
Zimenez. e di lei degnissimo nipote P. Bernardino per la somma confidenza, che mi promette
che in varie perplessi riunta che fra la rara sua benignità ed affectione che porta agli letteratis; prendo ardire di interpellarle
humilmente supplicandole di sr**me*i i spuntare un negotio ren di pora consideratione. il quale come sarà facile
VS.Ill.ma a spedirlo così sarà di grand'endomento alla Rep. Litter.ria che pretendi mi esso, con eterno
honore di V.S.Ill.ma, ed è. essendomi imposto, di far un'essatta definittione di tutta la Tosca
na, tanto moderna, quanto antica, con tutte le cose memorabili e meravigliose, che l'osservano meglio
mi sono già da molti anni trattenuto in quest'argomento, con diversi viaggi fatti già in questa
già in quella parte di maniera che quasi tutta ho visto ed essaminata con li propri, miei occhi
con la contentissima assistenza del Ser.mo Gran duca di Toscana , il quale per la sua eccessiva benevo
lenza mi trattenne fino l'anno 1659, 14 giorni intieri, i farmi vedere tutte le sue meraviglie del suo
gran Stato e della sua reggia residenza di Firenze, ed avendo già annotato tutto quello che
li autori raccontano d'essa non solo in materia d'antichità ma anche infinite cose historiche
geografiche, fisiche, importantissime per la notizia della posterità. Mi mancò unicamente la
più antica,e la più dalli primi secolifamosa città di Volterra e se m'avesse permessa la
maggiore del tempo malagevole di pratticare in cotesti presi per l'aria lattina, alla quale
sta sottoposta in certi tempi cotesto clima. non havrei lasciata l'occasione d'andarmene si propri
persone ad governare tutti quelli prodigiusi effetti della natura hiquali conforme alla relatione
de diversi fattori si scorgono in essa. ma non essendomelo permesso per di molti rispettosi consigli
con tutto ciò ad accertarsi meglio, delle cose, che primo quasi meretibili e paradosse;

ricorro a VS.Ill.ma pregandole humilis.me a compiacersi di far dalli prattici del paëse esami
nare tutte quelle cose, le quali leggono questo presente ragguaglio copiato dal P. frate Alberto
Leandro nella sua Italia;e di significarmi,le veramente tutte quelli privilegÿ della natura si trovino
ancora nel territorio Volterrano. desidererei poi d'aver alcune inscrittioni con caratteri antichi.