APUG 1060 I 137bis r-v

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Gloria sia al solo Dio e salute con la pace ai suoi servi, che s'eletto, e pacifico Amen.
E dopo questo la Leniva alla feconda volontà che palesò la Luce della verità[1] e s’incamminò ed assaggio la dolcezza del Corano ed intese il di lui discorso e di già si è inoltrato nel Sapere, con tutto ciò rese scellerata la sua via e preservò il suo parlare con la sua verità, oh cosa inaudita come gli sono incaligirite le pupille e volse essere contrario a cosa cotanto palese dopo avere saputo ciò che disse il nostro Dio a chi trasse dalle tenebre alla chiarezza. (nostro fratello per lo trascorso adesso come intimorito da noi e disiunto) quello di cui prima il nome era il più glorioso dei nomi e nei più gloriosi il più eminente, cioè a dire, il Principe Maometto figliolo di Habd Unico Altazi che Dio volle che il di lui Padre sia nel Paradiso, Amen. Dopo questo o fratello noi abbiamo letto la vostra lettera e abbiamo inteso il contenuto dal vostro parlare e ci parve difficile ciò che trovato abbiamo in essa, ciò che voi avete fatto: ma secondo il proverbio volgare non predestinare chi tu amasti, perché Iddio ha predestinato chi volle: noi abbiamo fatto di voi testimonio come abbiamo saputo e di voi non abbiamo detto se non bene, e Dio di questo ne sia il testimonio. Sia perché ultimo la pace a chi segue la verità. Vi Saluta Alhagi Mahometto Africano Chin, cosi anche vi saluta il nostro Signore Alhagi Mahometto figlio di Mahometto Algihid Altthawiu e tutti l’altri vostri conoscenti Africani che stanno qui.
Vi rappresentavà una lettera dei cristiani con ciò che vi si trova Scritto in Suoi e noi vi abbiamo scritto in arabo; e vi basti ciò che da noi è stato fatto dalle dimostrazioni e declarazioni insolubili e dei discorsi numerosi, e voi questo sapete.

  1. cioè a chi spiego ohi
    il Corano. Detta devozione cioè perché Maometto ha indirizzato l'anima a Dio