Page:Il mappamondo cinese del P. Matteo Ricci.pdf/71

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certe o vere [1], nessuno si meraviglierà del profondo silenzio dei cataloghi e dell'ignoranza assoluta di una tal carta,da parte di tutte le Autorità della Biblioteca Vaticana. Non c'è dunque da far caso dell'affermazione del P. Wieger, qualora l'avesse veramente fatta.

È stato detto pure [2] che il mappamondo cinese che si conserva nella Biblioteca Ambrosiana di Milano[3] era precisamente il mappamondo ricciano del 1584. Ma un semplice confronto da me fatto nel 1934 tra il mappamondo dell'Ambrosiana e il mappamondo che

  1. Si comparino, p. es., le affermazioni del Wieger in R., II, p. 493, n. I; p. 494, n. 2, e nell'AHSI., 1932, pp. 72-84 con quelle che lo studio diretto dei documenti mi ha obbligato di fare nello stesso AHSI., 1934, pp. 194-218, e nella CC,1935, II, pp. 40-42.
  2. R., II, p. 51, n. 4.
  3. Il mappamondo cinese dell'Ambrosiana, che misura cm. 49,4 X 24,3 è stato riprodotto nel 1911 da Ettore Ricci in "Atti e memoria del convegno dei Geografi Orientalisti", Macerata, 1911, p. 178 (cfr. ibid., p.179, n. 2) e l'anno seguente più chiaramente da Paolo Revelli nella "Rivista mensile del Touring Club Italiano", 1912 (XVIII), p. 197. È un planisfero a colori, in caratteri cinesi. La parte a destra di chi guarda, cioè la parte est dell'America del Nord e quasi tutta l'America del Sud, eccetto la punta, è guasta. Il contorno esterno del disegno, a destra e a sinistra, quello dell'Asia e dell'Europa, è in rosso. In rosso ancora più vivo è quello della Terra Australe (= Maggellanica) che si spinge fino a 19°,5 di latitudine sud; in rosso pure sono varie diciture, p. es., il titolo "Carta Completa di tutti i regni" 萬國全圖 (i cui quattro caratteri sono dispersi ai quattro angoli della carta), l'indicazione dei due poli, quella dei mari, quella dell'equatore, dei continenti, Asia, Libia, Magellanica, quella dei giorni lunghi e dei giorni corti e della linea equinoziale. Questo mappamondo colloca la Cina tra il 140° e il 160° di longitudine e il 18° e il 40° di latitudine, Macao al 148° di longitudine e 180° di latitudine , Pechino quasi al 152° di longitudine e al 38° di latitudine, il Giappone tra il 186° e il 182° di longitudine e il 31° e il 42° di latitudine. Dovunque il carattere 仙 "Sien" del Ricci è supplito dal carattere 聖 "Scem" che poi prevalse per dire Santo, come si vedrà più sotto (pp. 111-113). Anche i toponimi non sono sempre identici. Là dove il Ricci ha messo 仙勞仱祖 per S. Lorenzo (= Madagascar), l'Aleni ha scritto 聖老棱佐 ; là dove il primo aveva adottato la fonetizzazione 應帝亞 per India, il secondo preferì 印第亞 ; e al 新人匿 del Ricci per Nuova Guinea, l'Aleni sostitui 新為匿亞.