Page:Il mappamondo cinese del P. Matteo Ricci.pdf/68

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"Il Padre, vedendo il mappamondo, subito riconobbe esser sua opra, e, cominciandogli a dichiarar tutto, gli scopritte che egli era l'autore di quello, per essersi stampato già un'altra volta in Sciaochino [肇慶].
Restò con questo il Guanciunmin contentissimo, vedendo che quest'huomo [1], sì famoso nella Cina, aveva fatto tanto caso delle opere del Padre; perciochè questo Ciaocuotai fu uno de' più illustri huomini della Cina de' nostri tempi per la vivezza dello ingegno e grande governo di che era dotato. Per questo si contano di lui molte historie nella Cina, mentre andava in governi molti anni, che mostrano il suo grande sapere; e così l'anno seguente fu alzato a Scilan [侍郎][2] di Pacchino. Et occorrendo una ribellione nella provincia di Huquan [Hukwang] molto grande del popolo, con un eunuco che il Re aveva là mandato, il Re per se stesso scelse il Ciaocutai che fusse a sedarla, come fece; se bene ei poi là, per la sua molta fiducia nella sua autorità, fu ammazzato dagli parenti del Re, che là stanno, molto crudelmente [3].

E tornando al nostro proposito, scrisse subito il Guanciunmin al suo amico dandogli gratie del presente, e gli disse che l'autore di quel mappamondo stava seco in Nanchino per passare a Pacchino. Udito questo dal Vicerè Ciao, mandò con molta prestezza un mandarino de' suoi sudditi con lettera al Guansciansciu che in ogni modo gli mandasse là al suo palazzo il P. Matteo, perchè aveva molto

  1. Ciaoccohoae. Cfr. sopra p. 38, n. 2.
  2. Sottosegretario di Stato.
  3. Cfr. sopra p. 38, n. 2.