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Ill.mo et R.mo Signor Padrone Colend.mo
Io ho trattenuto qua Marcello molto piu che non disegnavo, prima perche amo assai questo mio figliolo, et poi per le continuate pioggie et pessime strade ohe sono state fin'hora; ma finalmente parendo cessare, lo mando à Roma con ordine che conforme al obligo suo et nostro, viva à V.S. Ill.ma buono et obbligato servitore, et attenda à far pratica nelle leggi con l'aiuto di qualche buono et esperimentato dottore, presso del quale si accomodi in qualche appartamento o casetta proportionata alla poca possibilità sua et mia. Et se io per hora non accetto il favore che V.S. Ill.ma per sua benignità mi offerisce delle solite sue stanze, et dove è stato et sarebbe con maggiore mia quiete et sodisfattone che in qualsivoglia altro luogo, resta per levar' l'occasione à qualcuno di perseguitar lo et di metterglielo in mal concetto, massime à quelli che sanno di poterlo fare, havendo contro di lui trovato aperte l'orecchie di V.S. Ill.ma alla quale et alla buona gratia et benigna protettione sua di nuovo quanto piu so et posso lo raccomando, et con farle humilissima reverenza insieme con Francesco Maria, la Sig.ra Maria et l'Anna mia consorte bacio à V.S. Ill.ma la veste pregandoli ogni maggiore prosperità et grandezza. Di Montepulciano a di 17 di Gennaro 1621.
Di V.S. Ill.ma et R.ma
humilissimo et obbligatiss.o servitore
Antonio Cervini