Page:EBC 1620 06 13 2252.pdf/1

From GATE
This page has been proofread


Ill.mo et Rev.mo Sig.r padrone mio osserv.mo
Resto obligatissimo à V.S. Ill.ma che in tanti travagli et negotii importantissimi si sia ricordata di me, suo servitore humilissimo, et habbia voluto darmi conto di quanto è passato costì, nel rimediare alli pericoli di cotesto regno et pigliare il possesso del suo offitio con tanta prudenza et fortezza. Ben si vede che la persona sua è grata à Dio, poichè cosi facilmente ha rimediato à grandi inconvenienti che potevano succedere in cotesta grandissima città. Da questo felice principio vengo in certa speranza che tutto il progresso del suo governo habbia da esser favorito da Dio nostro Signore; et io, se bene indegno servo del Signore, non mancarò, come ho promesso, ogni giorno ricordarmi della persona et negotii suoi, à ciò la divina misericordia gl'assista et indrizzi tutte le opere sue. Et io parimente mi raccomando humilissimamente alle sue sante orationi, perche tengo certo ohe la moltitudine de negotii non faranno che lei intermetta la santa oratione et il rappresentare à Dio i bisogni di cotesto gran regno, che gli conviene governare. Et con questo bacio le mani à V.S. Ill.ma con ogni humiltà et reverentia. Di Roma, li 13 di giugno 1620. Di V.S. Ill.ma et Rev.ma
humilissimo et obligatissimo servitore