Page:EBC 1619 09 20 2650.pdf/1

From GATE
This page has been proofread


Rev.mo Padre mio. La sacra Congregatione sopra li negotii de Vescovi e Regolari, ha rimesso a me la causa di Don Placido di Taranto, come la P.ta V. R.ma potrà vedere dall'incluso biglietto del secretario della congregatione.
Però io giudico bene, che gli si levi la sospensione della predica, et si habiliti per l'avenire. Ma ben desidero, che la P.ta V. R.ma gli faccia una reprensione et l'ammonisca seriamente, che per l'avenire sia cauto nel parlare massime delli superiori, perche molte cose si possono dire privatamente nel parlare in camera, che non conviene dirle in publico con scandalo del populo. Et sarà necessario avisarlo, che se altra volta incorra in simile eccesso, sarà giudicato inhabile alla predica.
Ho dato una lettera di Monsignor vicelegato di Avignone al Padre procurator generale, a ciò la mandi à V. P.ta R.ma et lei scrivesse gli pare, al Provinciale di Francia, che rimedii alli mancamenti, che si toccano in quella lettera. Pensavo io di scrivere al P. Provinciale, credendo, che non obedisse più a V.P.ta dopo finita la visita, quale fu fatta con autorità del Papa, ma il P. Procuratore dice, che il Provinciale di Francia riconosce ancora adesso l'autorità di V. P.ta. Il che ho molto caro, se è vero, et desidero si conservi et accresca con simili occasioni.
Con questo mi raccomando alle sue S.te orationi.
Di Roma li 20 di Settembre 1619.
Di V. P.ta R.ma come fratello
Il Card.le Bellarmino.
---page break---
in tergo:
Al R.mo Padre come fratello il Padre Generale de Celestini. Napoli.